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Manovra della FED, O’Neil: l’inflazione non va presa sotto gamba
lunedì 17 settembre 2012, di
"L’annuncio della FED della settimana scorsa, parla di una manovra che si concentra molto sul mercato del lavoro, ma che prende sotto gamba il problema dell’inflazione".
A dirlo è Jim O’Neil, a capo della sezione investimenti per Goldman Sachs. La soluzione è davvero quella di acquistare 40 miliardi di dollari al mese in obbligazioni che riguardano mutui immobiliari? L’esperto di economia inglese, svela le due facce della medaglia ai microfoni di CNBC.
La FED ha cambiato l’approccio degli investitori all’economia
La FED ha divulgato più notizie del previsto la scorsa settimana, e in questo modo ha cambiato l’approccio degli investitori all’economia.
In circostanze normali, sarebbe responsabilità della Banca Centrale garantire nello stesso momento massima occupazione e stabilità nei prezzi. "Invece, la manovra della FED si concentra molto di più sul problema dell’occupazione, piuttosto che fare attenzione alla possibile inflazione che la QE3 potrebbe causare, come temuto da diversi esperti del settore" ha rivelato O’Neil.
Verso un QEInfinity
La caratteristica peculiare di questo QE3 è rappresentata dal fatto che non è stato comunicato un lasso di tempo determinato in cui la FED continuerà ad acquistare mutui e beni del Tesoro. Per questo motivo si è guadagnata l’appellativo di QE-Infinity da parte di diversi esperti. "Non vedo i vantaggi di un altro quantitative easing" ha ammesso O’Neil. Per poi aggiungere: "il risultato di questa manovra sarà che i dati comunicati dal Dipartimento del Lavoro giovedì, avranno un peso determinante sulle scelte di dove indirizzare gli investimenti".
La FED ha comunicato che continuerà gli acquisti su base mensile, in modo tale da ottenere un rapporto immediato sulla necessità o meno di ulteriori interventi per stimolare l’economia.
L’inflazione per ora è sotto controllo
La FED continuerà ad acquistare cartolarizzazioni di mutui al ritmo di 40 miliardi di dollari al mese fin quando le aspettative sull’inflazione rimarranno immutate.
"Per adesso le prospettive a lungo termine per l’inflazione non sono preoccupanti, apparentemente non vedono i rischi a cui il progetto della FED potrebbe andare incontro" ha concluso O’Neil.