Expo 2015: quanti posti di lavoro creerà? I numeri della Camera di commercio

Un’indagine della Camera di commercio di Milano presentata oggi analizza quali saranno i risultati dell’Expo 2015 in merito ad assunzioni e guadagni, riguardanti soprattutto i settori della logistica e dei trasporti.

Ebbene questi sono i dati che emergono dallo studio:

• 9000 nuovi posti di lavoro, (6000 solo in Lombardia)
• 1,8 miliardi di produzione aggiuntiva (1,2 miliardi solo in Lombardia).

I risultati maggiori si vedranno dunque nella Regione che ospita l’Universale, ma una ricaduta positiva è prevista per tutta l’Italia.

La stessa indagine sottolinea come le possibilità di lavoro e guadagno prima, durante e dopo la manifestazione:

• Prima: 213 milioni di produzione aggiuntiva e di mille unita’ di lavoro,
• Durante: 523 milioni di produzione aggiuntiva e 2.500 unita’ di lavoro,
• Dopo: 1,1 miliardi di produzione aggiuntiva e 5.300 unita’ di lavoro.

Insomma, sarà solo alla fine dell’Expo che coglieremo i frutti seminati in questi due anni di lavoro.

’Il settore della logistica e’ centrale per Milano e la Lombardia, snodo economico e produttivo del Paese. In particolare puo’ avere uno sviluppo significativo con Expo, con importanti opportunita’ di fatturato e di lavoro che possono essere create nel settore a vantaggio dell’economia del territorio’.

ha affermato Claudio De Albertis, membro di giunta della Camera di commercio di Milano.

Dello stesso parere anche Riccardo Fuochi, Presidente del The International Propeller Port Club of Milan, tra le associazioni promotrici del convegno:

In Lombardia quasi 2.000 imprese di logistica producono un giro d’affari per 11 miliardi di euro annue, pari al 30% circa del mercato italiano, con un valore aggiunto superiore ai 2 miliardi di euro - ha aggiunto Riccardo Fuochi, Presidente del The International Propeller Port Club of Milan - ed il 50% di questo mercato, e’ prodotto da aziende con sede nella provincia di Milano che numericamente rappresentano piu’ di un terzo del totale regionale. E’ necessario sempre di piu’ fare squadra e far si’ che il settore venga percepito come una vera e propria industria e non solo come un insieme di provider di servizi".