Home > Altro > Archivio > Europa 2013: tra crisi senza fine e nuove elezioni. Cosa ci aspetta?

Europa 2013: tra crisi senza fine e nuove elezioni. Cosa ci aspetta?

venerdì 11 gennaio 2013, di Marta Panicucci

Si è appena concluso un anno denso di avvenimenti e novità sia dal punto di vista economico, con la crisi finanziaria sempre più pressante, sia da quello strettamente politico che ha visto, ad esempio in Italia, l’arrivo dei tecnici e del rigore di bilancio. Sul fronte europeo le azioni politiche si sono concluse il 13 dicembre scorso con l’ultimo summit dell’Eurozona in cui si è decisa la condivisione dei debiti dei singoli stati e la nascita di Eurobond leggeri. Ma cosa ci dobbiamo aspettare da questo 2013?

Il nuovo anno potrebbe portare rivelazioni positive sul piano economico e, magari, portarci fuori dalla crisi, dalla recessione, dalla disoccupazione, dall’aumento della povertà. Ma potrebbe anche essere l’anno della definitiva capitolazione nel precipizio finanziario dei membri più deboli dell’Unione e di conseguenza la fine del sogno di creare gli Stati Uniti d’Europa. Le difficoltà e le preoccupazioni continuano a presentarsi all’ordine del giorno, così come i continui sacrifici chiesti dai vari governi ai cittadini.

Rischio default

Gli esperti guardano ancora con molta apprensione alle situazione della Grecia e non escludono che nel 2013 si arrivi al definitivo default. È ormai noto come la Grecia abbia vissuto negli ultimi anni con degli indici macroeconomici che non rientravano affatto nei criteri di Maastricht, ma l’azione dell’Unione, che ha portato all’adozione di importanti misure da parte del Paese per la disciplina di bilancio, potrebbero comunque salvare la Grecia e la stabilità dell’Eurozona. Inoltre, gli esperti dell’Agenzia di rating Fitch non vedono il default solo sull’orizzonte greco, ma anche per altri paesi problematici del Mediterraneo. A loro avviso, una crescita economica stabile è possibilie solo per la Germania e patto che le elezioni previste per il 2013 non ne turbino l’andamento.

Elezioni: Italia e Germania alle urne

Ad avere delle ricadute sull’andamento finanziario dei Paesi europei saranno certamente anche le tornate elettorali che aspettano a febbraio l’Italia e a settembre la Germania. Il fattore elezioni e le campagne elettorali ad esso connesse sono capaci di svolgere un ruolo fortemente destabilizzante all’interno di uno stato e di conseguenza dell’Europa.

Le elezioni politiche in Italia creano non poca incertezza e preoccupazione visto che le forze politiche italiane utilizzano come slogan elettorali la critica o il sostegno di provvedimenti di rigore economico come l’introduzione di patrimoniali o la soppressione di imposte. Secondo gli esperti della Morgan Stanley tale comportamento può provocare panico tra gli investitori, spaventati dall’incertezza della strada che potrebbe intraprendere l’Italia provocando così un pericoloso effetto domino. Potrebbe, infatti, iniziare una vendita degli asset dei paesi problemativi della zona Euro, quindi un’indebolimento dell’Euro e una nuova esplosione delle spinte isolazionistiche dei paesi più forti e stabili d’Europa.

In Germania, a nove mesi, dalle elezioni la conferma di Angela Merkel come cancelliere di Berlino sembra sempre più sicura. Nonostante la popolarità e il vantaggio della cancellieria sia confermato dai sondaggi, si aprono comunque delle zone d’ombra sulle elezioni. Sempre secondo i sondaggi infatti la coalizione di centrodestra, Cdu-Csu, infatti, supererebbe di soli due punti percentuali quella di centrosinistra, Spd e Verdi, non garantendole una maggioranza assoluta. Si profila quindi, anche per la Germania il pericolo di ingovernabilità, situazione mai apprezzata dai mercati e dagli investitori.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.