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Euro-Dollaro scende sotto 1,3750, ma trend rialzista resta solido. Grande attesa per la FED
mercoledì 30 ottobre 2013, di
La nuova ottava è iniziata all’insegna delle prese di profitto sul tasso di cambio euro/dollaro, anche ieri in leggero calo nonostante il dato relativo all’indice della fiducia dei consumatori Usa abbia deluso le aspettative. Infatti, la fiducia dei consumatori americani è scesa ad ottobre a 71,2 punti dai 79,7 punti del mese precedente. E’ stato il risultato peggiore degli ultimi 7 mesi. A quanto pare il vistoso calo della fiducia degli americani sarebbe dovuto ai problemi legati allo shutdown, che ha portato alla chiusura del governo per oltre due settimane, e alla crisi fiscale, in quanto l’accordo sull’innalzamento del tetto al debito pubblico è stato raggiunto solo in extremis.
Il tasso di cambio euro-dollaro è stato respinto nuovamente sull’area di resistenza di 1,3810, toccando così soltanto un top intraday a 1,3813. Poi è avvenuto un ribasso molto deciso, che ha riportato le quotazioni fin sotto 1,3750. Stanotte sui mercati asiatici è stato toccato un bottom intraday a 1,3732. A questo punto potrebbe esserci ancora un approfondimento ribassista fino al supporto di 1,37, dove i compratori potrebbero riprendere in mano la situazione e riportare il cambio in area 1,38 in attesa del meeting della FED.
Stasera l’istituto monetario di Washington comunicherà le proprie decisioni in tema di politica monetaria. Gli investitori si aspettano chiaramente il mantenimento di tassi di interesse vicini allo zero, ma soprattutto un nuovo rinvio del tapering probabilmente all’inizio del 2014. Dalla riunione del Fomc emergerà quasi sicuramente la volontà di confermare l’attuale piano di stimoli monetari da 85 miliardi di dollari al mese, in attesa di un sensibile progresso del quadro macroeconomico. Gli ultimi dati macro Usa hanno deluso le attese e il mercato del lavoro continua a mostrare solo timidi segnali di miglioramento.
