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Euro-Dollaro: possibile inversione del trend dalla resistenza di 1,3650
lunedì 7 ottobre 2013, di
Il tasso di cambio euro-dollaro ha chiuso la scorsa ottava con il segno più, anche se nell’ultima seduta ha registrato un deciso calo dai top di periodo. La quotazione è così tornata sotto 1,36. I prezzi erano saliti inizialmente fino a 1,3645 (livello più alto degli ultimi 8 mesi), avvicinandosi ai top dell’anno posti a 1,3710. Tuttavia, sull’area di resistenza di 1,3650, ben visibile dal grafico weekly, la pressione dei venditori è aumentata sensibilmente e ha spinto nuovamente i prezzi fin sotto 1,3550. Il segnale di esaurimento della tendenza rialzista c’è, anche se ha bisogno di conferme.
I problemi relativi allo shutdown e al debt ceiling negli USA hanno facilitato l’ascesa del cambio, che però è salito su livelli difficilmente sopportabili per l’export della maggior parte dei paesi dell’Uem, già in difficoltà a causa del forte rallentamento economico dell’Europa continentale. L’euro è stato sostenuto anche dalle recenti dichiarazioni di Mario Draghi, che ha fatto intendere di non voler interferire con l’andamento del cambio, non essendo un obiettivo di politica monetaria della BCE. Inoltre, l’ipotesi di una nuova LTRO è stata sì ancora una volta evidenziata, ma senza alcun risvolto concreto.
Da un punto di vista tecnico, il cambio euro-dollaro potrebbe tentare ancora di ripristinare il trend rialzista, ma solo se riuscirà a chiudere sopra 1,36. Un nuovo attacco alla resistenza di 1,3650 potrebbe dire di più sulla reale consistenza del bullish trend. In ogni caso bisogna sottolineare che ora tra 1,3580 e 1,36 passa una resistenza non facile da superare, per cui i venditori potrebbero aumentare l’esposizione short per spingere il cambio fino a 1,3450 prima e 1,3380 poi.
