Euro/Dollaro: nuovi crolli in vista? Ipotesi difficile secondo Maccia (Bnl Bnp Paribas)

Dopo aver perso quasi il 30% negli utimi dodici mesi, il tasso di cambio euro/dollaro – soprannominato il “Re del forex” per la sua importanza nel mercato valutario globale – sembra poter ambire quantomeno a una lieve risalita dai bottom di periodo posti in area 1,0460. La scorsa ottava il cambio è riuscito a mantenere il supporto di area 1,520, rimbalzando poi sopra 1,08 in concomitanza con la caduta delle borse provocata dai timori sulla stabilità economico-finanziaria della Grecia. Oggi la quotazione si aggira attorno a 1,0730. Da un punto di vista tecnico il cambio euro/dollaro resta inserito all’interno di un solido trend ribassista, ma secondo alcuni analisti finanziari la pressione bearish potrebbe ben presto diminuire per lasciar spazio a una fase di stabilizzazione dei corsi.

Ne è convinta, tra gli altri, Manuela Maccia, responsabile Advisory Desk di Bnl Bnp Paribas Private Banking a Roma. Intervistata da Plus24 de Il Sole 24 Ore, l’esperto della banca d’affari francese ha sottolineato che “il dollaro resterà una valuta forte, anche se buona parte dell’apprezzamento sull’euro è alle spalle”. Secondo Maccia, poi, “la parità euro-dollaro si stabilizzerà nei prossimi mesi”. Lo specialista dell’istituto di credito transalpino ritiene che le prossime decisioni della FED in tema di politica monetaria determineranno anche il futuro della valuta americana.

L’esperto ritiene che l’approccio dell’istituto monetario di Washington nell’ambito della politica sui tassi, fermi a zero praticamente da fine 2008, sarà molto graduale, considerando anche l’impatto che la divisa a stelle e strisce sta avendo sia sull’economia americana sia sui profitti della Corporate Usa. Maccia suggerisce di mantenere comunque una buona diversificazione in dollari nei portafogli, ricordando però che attualmente l’upside della valuta statunitense sull’euro è più limitato rispetto alle scorse settimane.