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Euro-Dollaro: mercato esclude un rialzo dei tassi USA nel 2016. Possibile ritorno a $1,15?
giovedì 12 maggio 2016, di
Il cambio Euro-Dollaro si muove cautamente in ribasso in attesa dell’apertura delle Borse europee. Attualmente il cross segna un lieve calo del -0,05% a quota $1,1421, bloccando così momentaneamente la forte corsa al rialzo di ieri.
Nella seduta scorsa, il cross ha subito una forte variazione positiva dopo che il Dollaro ha iniziato a perdere terreno verso le principali valute. Senza spunti macroeconomici è probabile che il cross abbia beneficiato di una maggiore avversione al rischio e tratto qualche presa di profitto dopo 6 sedute consecutive di cali.
La sessione odierna offrirà qualche dato macro anche se ormai sembra che il mercato non creda più ad un rialzo dei tassi USA ed escluda un nuovo intervento della BCE nel breve-medio periodo. Goldman Sachs ritiene che la debolezza del Dollaro sia finita mentre il presidente della Fed di San Francisco, John Williams, ha praticamente escluso un nuovo ricorso della Fed ai tassi di interesse negativi.
Euro-Dollaro in lieve calo in attesa delle Borse europee
Il cambio Euro-Dollaro arresta la corsa al rialzo iniziata ieri in concomitanza con il brusco calo di alcuni indici europei e della debole performance di Wall Street. Il cross al momento scambia intorno a quota $1,1421 in attesa dell’apertura delle Borse europee.
Ieri è stata una seduta priva di spunti dal fronte macroeconomico, è probabile quindi che il cambio abbia beneficiato di una maggiore avversione al rischio degli investitori e che abbia subito qualche presa di profitto dopo 6 sedute consecutive in calo.
Euro-Dollaro: mercato non crede più ad un rialzo dei tassi USA nel 2016
La seduta odierna offrirà qualche dato macro che potrebbe avvere la funzione di market mover anche se ormai sembra improbabile per il mercato che la Fed effettui una nuova stretta monetaria entro il 2016.
Dall’analisi dei Fed Fund Futures è emerso infatti che gli operatori assegnano un 7% di probabilità ad un rialzo dei tassi nel mese di giugno, indicando dicembre come mese più probabile per una nuova stretta con una probabilità al 40%.
Aumentano invece le possibilità di un rialzo, sempre secondo il mercato, nel mese di febbraio 2017 visto che la probabilità è aumentata al 55%.
Il mercato sembra quindi non dare credito né a Goldman Sachs, che continua a prevedere almeno due rialzi nel 2016, e né ai vari membri della Federal Reserve che cercano di dare ancora credito a nuove strette monetarie da parte dell’istituto centrale USA.
Euro-Dollaro: escluso ritorno dei tassi negativi in USA - John Williams
A tal proposito, il presidente della Federal Reserve di San Francisco, John Williams, in un botta e risposta online sul sito Quora ha escluso che la Fed possa fare riscorso ai tassi di interesse negativi.
Il banchiere ha ammesso che la debole inflazione è una minaccia per le economie ma ha dichiarato che gli Stati Uniti si trovano in una buona condizione. Williams ritiene che il target del 2% di inflazione dovrebbe rimanere tale al momento anche se andrebbe rivisto molto attentamente in futuro.
Euro-Dollaro: i market mover di oggi, giovedì 12 maggio
Mentre ieri è stata una seduta priva di market mover, fatta eccezione per i dati sulle scorte di petrolio greggio negli States, oggi è prevista la pubblicazione di qualche dato macroeconomico.
Per la zona Euro sono previsti in uscita i dati sull’inflazione in Francia e la produzione industriale nell’area Euro che verranno resi noti rispettivamente alle 08:45 ed alle ore 11:00.
Negli USA invece, verranno pubblicati i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione e sull’indice dei prezzi all’import/export. In entrambi i casi i dati saranno disponibili alle 14:30.
Euro-Dollaro: analisi tecnica di breve periodo
Il cambio Euro-Dollaro nella sessione di ieri ha trovato un valido supporto nella media mobile di breve periodo (in blu) a quota $1,1357 da cui poi è riuscito a rimbalzare. Il quadro grafico presenta ancora lineamenti rialzisti con le medie mobili di periodo incrociate tutte ancora positivamente.
Gli indicatori tecnici anche propendono per una fase rialzista con il RSI che si muove poco al di sopra dei valori di neutralità dopo aver scaricato l’ipercomprato. L’ADX segnala invece ancora una buona forza del trend positivo, il che in entrambi i casi suggerisce una spinta verso l’alto per il cambio Euro-Dollaro.
Il cross adesso potrebbe puntare alla resistenza statica vista a quota $1,1475 anche se non è da escludere un possibile re-test della media mobile di breve periodo. Tendenzialmente comunque il cambio dovrebbe puntare a testare la parte alta delle bande di Bollinger vista intorno all’area di $1,15.
