Euro-Dollaro in rosso con dichiarazioni Opec. Focus su PIL UE e vendite al dettaglio USA

Anche ieri, il cambio Euro-Dollaro ha toccato nuovi massimi arrivando a raggiungere il top intraday a quota 1,1376 guidato dalle nuove turbolenze dei mercati e dalla seconda testimonianza rilasciata dalla Yellen di fronte al Congresso USA. Nel secondo discorso, il presidente della Federal Reserve ha sostanzialmente ribadito quanto detto Mercoledì pur tuttavia lasciando una porta aperta sul taglio dei tassi di interesse nel caso ce ne fosse bisogno.

Nella serata di ieri inoltre, l’Opec ha comunicato di essere disposto a cooperare per un taglio della produzione petrolifera permettendo così il rimbalzo del greggio che era giunto a toccare i 26$ a barile.

Ieri si è anche svolta la riunione dell’Eurogruppo per discutere delle sorti di Portogallo e Grecia che stanno gettando più di qualche dubbio sulla tenuta delle loro economie. Infine, quest’oggi sono attesi diversi market mover importanti e nel dettaglio si vedranno quali sono.

Euro-Dollaro: Yellen tiene in cosiderazione taglio dei tassi

Giornata sempre a rialzo quella di ieri per il cambio Euro-Dollaro che è arrivato a toccare il massimo intraday a quota 1,1376$. Le turbolenze dei mercati hanno nuovamente spinto a rialzo le quotazioni dell’Euro vista l’incertezza gettata dal discorso della Yellen sull’economia americana.

Il presidente della Federal Reserve, nel secondo discorso di ieri tenuto al Congresso USA, ha ribadito quanto detto nella giornata di Mercoledì pur però ammettendo che un taglio dei tassi di interesse non è escluso nel caso ce ne fosse bisogno.

Questa dichiarazione ha gettato più di qualche ombra sulla tenuta dell’economia americana messa in difficoltà dall’andamento dell’economia globale e dai minimi delle quotazioni del greggio che ieri è arrivato a toccare il prezzo di 26$ a barile (il WTI).

Euro-Dollaro: petrolio in rialzo con aperture dell’Opec

Proprio su quest’ultimo fronte, sono arrivate notizie rassicuranti dall’Opec. Il Cartello ha comunicato, secondo la CNN, di essere pronto a collaborare per decidere un taglio della produzione vista l’assenza di domanda.

Tale dichiarazione è da una parte positiva, poiché si allenta così la pressione dell’offerta sul petrolio, ma dall’altro lato il fatto che non vi sia domanda a prezzi così bassi dovrebbe far scattare qualche campanello d’allarme sulla tenuta dell’economia globale.

Euro-Dollaro: i dilemmi dell’Eurogruppo su Portogallo e Grecia

Sul fronte dell’Eurozona invece, ieri si è tenuta la riunione dell’Eurogruppo per discutere delle sorti di Portogallo e Grecia. Il Portogallo starebbe rallentando le riforme richieste dall’UE e sta iniziando a preoccupare i vertici europei.

La Grecia si trova invece ad affrontare delle pesanti riforme, come ad esempio il taglio delle pensioni e l’aumento delle tasse per gli agricoltori, che stanno letteralmente facendo infuriare i cittadini già duramente provati dalle misure concordate tra UE e Paese ellenico negli accordi di Luglio.

Inoltre, le spaccature politiche potrebbero mettere a repentaglio l’approvazione delle riforme richieste dall’Unione Europea rischiando di far saltare i negoziati per le nuove tranche di aiuti. Oggi si terrà la riunione dei ministri delle Finanze UE, nel quale si continuerà a discutere di ciò che sta accadendo nei due Paesi membri dell’Eurozona.

Euro-Dollaro: i market mover di oggi, venerdì 12 febbraio

Nel frattempo quest’oggi sono attesi market mover sia per la zona Euro che per gli Stati Uniti. A livello europeo, poco fa sono usciti i dati relativi alla Germania che hanno mostrato un PIL trimestrale in linea con consenso e precedente mentre a livello annuale il PIL è cresciuto più del dato precedente ma meno delle stime degli analisti.

I market mover per l’Eurozona di oggi sono i seguenti (usciranno tutti alle ore 11:00):

• PIL trimestrale (0,3% consenso e precedente),
• PIL annualizzato (1,6% il precedente, 1,5% le previsioni),
• Produzione Industriale a/a di dicembre (1,1% il precedente, 0,8% il consensus),
• Produzione Industriale mensile di dicembre (-0,7% il precedente, +0,3% le attese).

Sul fronte USA invece, i dati in uscita oggi sono:

• Vendite al dettaglio beni essenziali m/m gennaio (14:30),
• Vendite al dettaglio mensili di gennaio (14:30),
• Indice dei prezzi alle esportazioni e importazioni di gennaio (14:30),
• Indice di fiducia del Michigan preliminare di febbraio (16:00),
• Livello di scorte del magazzino delle aziende m/m dicembre (16:00).

Cambio Euro-Dollaro: analisi tecnica di breve periodo
Giornata ricca di market mover quella di oggi che potrebbero così influenzare l’andamento del cambio Euro-Dollaro. Il cross al momento viaggia in territorio negativo del -0,08% a quota 1,1317$ nell’attesa dell’apertura dei mercati europei.

La configurazione grafica rimane sempre a rialzo, con la media mobile a 21 periodi ormai in prossimità di quella a 200. Questo significa che il cross sta assumendo una connotazione positiva anche per un periodo lungo.

Gli indicatori tecnici sono girati ancora tutti a rialzo. Il RSI è entrato in area di ipercomprato mentre il MFI ne sta uscendo dopo esserci passato nella giornata di ieri. L’ADX segnala ancora forza nel rialzo con il -DM su valori molto bassi mentre il +DM rimane in zona positiva.

La configurazione attuale potrebbe suggerire una piccola fase di scarico che potrebbe portare il cross ad appoggiarsi nell’area di 1,125$ fino anche al supporto in blu in area 1,11$.

Al momento comunque, l’obiettivo rimane sempre la resistenza a quota 1,1413. I market mover aiuteranno sicuramente a dare direzionalità al cambio anche se dati deboli su entrambi i fronti potrebbero creare una fase di indecisione.