Euro/Dollaro: Testa e Spalle ribassista, possibile breakout del supporto di 1,11

Il tasso di cambio Euro/Dollaro continua a mostrare grandi difficoltà a contatto con la resistenza di breve termine posta in area 1,13. Qui è sempre presente una folta schiera di venditori, che non aspetta altro per posizionarsi short a un prezzo vantaggioso in vista di un probabile affondo ribassista da qui ai prossimi giorni. Nonostante le forti aspettative sul rinvio del costo del denaro negli Usa da parte della FED, che dopo il deludente dato sul mercato del lavoro potrebbe posticipare al 2016 la stretta sui tassi, il mercato dovrebbe restare short sull’euro in quanto è atteso un deciso rafforzamento del programma di quantitative easing della BCE.

I trader si aspettano che Mario Draghi possa incrementare il piano di acquisto titoli da 60 miliardi di euro al mese ed estenderlo fino alla metà del 2018, in quanto l’economia si sta rialzando a un ritmo troppo lento e il tasso di inflazione resta sempre molto lontano dal target della BCE del 2%. Le principali banche d’affari e i broker del mercato valutario continuano a suggerire la vendita di euro e il contestuale acquisto di dollari americani, in vista della ripartenza del trend ribassista di medio periodo sul cambio EUR/USD dopo una lunga fase di consolidamento.

Goldman Sachs si aspetta addirittura che il cambio possa scendere sotto la parità entro il primo trimestre del 2016, mentre sono davvero poche le voci fuori dal coro che vedono un cambio in forte ascesa: tra queste spicca HSBC, che indica un target price a 1,20 entro la fine del 2016. Da un punto di vista tecnico sembra sia in formazione un Testa e Spalle ribassista che, in caso di bearish breakout del supporto chiave di 1,11, avrebbe come primo target il successivo supporto di 1,08. A quel punto si aprirebbero nuovi scenari ribassisti e tornerebbe d’attualità la possibilità di un test dei minimi annuali di area 1,0460, toccati l’ultima volta a metà marzo scorso.