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Epidemia ebola: 113 nuovi casi in 3 giorni. Dilaga la paura in Europa e su internet si vendono medicine false

mercoledì 20 agosto 2014, di Marta Panicucci

"Tra il 14 e il 16 agosto 2014, un totale di 113 nuovi casi e 84 decessi sono stati segnalati in Guinea, Liberia, Nigeria e Sierra Leone". Ad annunciarlo ieri in conferesta stampa è stata l’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità. Dallo scoppio dell’epidemia nei Paesi africani colpiti si contano 1.229 decessi su un totale di 2.240 casi.

Mentre in Africa si cerca di curare i malati accertati e bloccare il diffondersi dell’epidemia, la paura dilaga anche in Europa, dove più di presunto malato è stato ricoverato e messo in quarantena. Intanto su internet centinai di medicinali sono venduti ogni giorno per la cura o la prevenzione dell’ebola. Ma la Food and Drug Administration (Fda), l’ente Usa che regola farmaci e cibi ha informato i consumatori che si tratta di medicina false o inefficaci.

Nuovi casi
I casi accertati di ebola salgono quindi a 2.240 con 1.229 decessi. Il triste bilancio dei morti e malati in Africa occidentale continua a salire. Gli ultimi casi segnalati dall’Oms si sono registrati in Guinea, Liberia, Nigeria e Sierra Leone le zone maggiormente colpite dalla diffusione del virus ebola.

In queste zone si cerca di isolare i casi sospetti e bloccare l’ulteriore diffondersi dell’epidemia, ma la messa in quarantena di interi villaggi e contee particolarmente infetti, stanno però limitando l’arrivo del cibo alle popolazioni, mettendone ulteriormente in pericolo la sopravvivenza.

Paura in Europa
Alcuni casi accertarti o sospetti hanno fatto dilagare il timore che il virus ebola possa invadere anche l’Europa. La scorsa settimana è stato registrato il primo caso di contagio di un europeo. Il 6 agosto scorso dalla Spagna è decollato un aereo per Liberia per rimpatriare il missionario Miguel Pajares, risultato positivo al test ebola. Il missionario spagnolo contagiato è stato portato in un ospedale pronto ad affrontare tale tipologia di malattia e il ministro della Sanità, Vineusa ha spiegato che "la sicurezza è garantita".

Altro caso sospetto è poi risultato essere un falso allarme. Al ritorno da un viaggio in Nigeria, una donna è stata trovata morta nella sua casa di Vomp, in Austria. L’autopsia ha però stabilito che la cause della morte non sono legate al virus ebola.

Grande paura invece ieri in Germania: una donna nigeriana si è presentata presso un ufficio di collocamento di Berlino manifestando i sintomi della malattia. Il personale ha subito avvertito le autorità e la donna è stata presa in cura dai medici e isolata insieme a tutte le persone presenti con lei nell’edificio. Secondo gli aggiornamenti di oggi non si dovrebbe trattare di ebola, ma per la conferma ufficiale si attendono i risultati dell’analisi del sangue.

Medicinali falsi
In un comunicato l’Fda spiega: "non ci sono vaccini da noi approvati o farmaci in grado di prevenire o trattare Ebola. Anche se alcuni vaccini e farmaci sperimentali sono in via di sviluppo, si tratta di prodotti ai primi stadi di sviluppo, ancora non testati pienamente quanto a sicurezza ed efficacia e le cui scorte sono molto limitate".

L’ente Usa quindi mette in guardia i consumatori dopo il boom di vendite su internet di farmaci che promettono di prevenire o curare il virus ebola, ma in realtà sono falsi, inefficaci e non testati scientificamente.

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