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Elezioni 2013, sondaggi disponibili per gli investitori: quali previsioni sul futuro dell’Italia?
mercoledì 20 febbraio 2013, di
Il voto italiano viene considerato come uno dei principali punti di svolta per il futuro dell’Europa. Lo sanno bene gli investitori internazionali, che stanno attendendo con il dovuto interesse i risultati elettorali di lunedì 25 febbraio. Ad esempio gli investitori americani di Blackrock stanno guardando con molta attenzione i sondaggi, non pubblicabili per i comuni mortali, ma che continuano a essere elaborati costantemente. Gli investitori internazionali vogliono sapere in anticipo quali sono gli scenari dell’Italia post-25 febbraio.
Italia, un futuro incerto
Esaminando le prospettive degli investitori asiatici, come peraltro ha confermato il ministro dell’Economia Vittorio Grilli, la fiducia si respira prevalentemente sul fronte dei Btp a breve termine, si registra un totale clima di sfiducia sui bond a lungo termine. Ciò significa che gli investitori stranieri non guardano di buon occhio il futuro del nostro Paese, anche alla luce dei recenti scandali che hanno coinvolto Mps e Finmeccanica.
Il risultato che emerge adesso da più fonti è che l’esito elettorale produrrà quasi sicuramente uno scenario incerto e privo di prospettive ottimistiche. La percentuale degli indecisi risulta ancora molto elevata e fenomeni politici che parlano un linguaggio di anti-(vecchia)politica sono cresciuti esponenzialmente in breve tempo.
Per questo motivo l’atteggiamento degli investitori stranieri resta prudente: se alcuni vogliono sapere da subito che vento tirerà dopo il 25 febbraio, altri preferiscono aspettare il verificarsi degli eventi.
I mercati stanno a guardare
Non rientrano certamente in questa categoria gli uomini di Blackrock, quelli che, per intenderci, hanno fatto crollare il titolo di Unicredit a inizio 2012, oppure che hanno venduto il pacchetto del 2,3% di Saipem pochissime ore prima che il titolo crollasse vertiginosamente del 34%.
L’alleanza post-elettorale Bersani-Monti sarebbe l’unico scenario a far sorridere i mercati, ma a quanto rileva anche il Corriere della Sera, questo scenario potrebbe avere solamente il 50% delle possibilità di verificarsi.
Sulla stampa straniera l’attuale teatrino politico rappresenta un vero e proprio "grand guignol" con tanto di effetti nefasti nell’ambito finanziario. Se gli investitori attendono, gli elettori sembrano sempre più arrabbiati, indignati e disperati, pressati dalle tasse e dal miraggio di una crescita da tempo prospettato ma che nei fatti non sussiste. Il 24 e il 25 febbraio, certamente, l’elettorato non penserà a come potrebbe reagire il mondo della finanza.