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Elezioni 2013: sarà un Monti bis?
lunedì 29 ottobre 2012, di
Nel 2013 si dovrebbero tenere le nuove elezioni politiche per formare il nuovo Parlamento Italiano, dopo due anni di governo tecnico.
Mai come quest’anno le elezione sono state più attese e chiacchierate.
In un momento di crisi, senza alleanze stabili o programmi elettorali ben definiti, la domanda sulla bocca di tutti è: ci sarà un Monti Bis?
Il 27 Ottobre a Roma ha avuto luogo il “No Monti Day”, durante il quale circa 150.000 persone sono scese in piazza per manifestare contro le politiche dell’esecutivo.
Lo stesso Monti non sembra essere intenzionato a ricandidarsi sebbene disposto a continuare con il suo incarico qualora necessario e se sotto richiesta delle parti politiche.
Allo stesso tempo, il premier difende il suo approccio poco moderato, lo consiglia per il futuro e invita ad una coesione delle forze politiche: “… in Italia non c’è affatto bisogno di moderazione, ma di riforme radicali. Un cambiamento che è più probabile quando si supera la distinzione destra-sinistra, soprattutto in relazione al tema della distribuzione. Un Paese che resta indietro deve porsi il problema della modernizzazione e della competitività, e questo è il tema delle riforme strutturali”.
Se è vero che l’Italia necessita di cambiamenti radicali e mano ferma nel prendere decisioni, viene da chiedersi: chi potrebbe sostituire l’attuale governo tecnico?
NO AL MONTI BIS, QUALI SONO LE ALTERNATIVE?
I partiti sono in fermento, si preparano programmi e campagne elettorali, i leader si pubblicizzano come futuri candidati alle elezioni politiche e contestualmente si complimentano con Monti tessendone le lodi.
In questa continua alternanza di nomi, promesse e alleanze, si intuisce un minimo comun denominatore che sembra tenere tutti d’accordo: Monti si merita un posto in prima fila nella politica italiana.
– Bersani non si lascia intimorire dal fermento politico di questi mesi e afferma più volte e con fermezza che di un Monti bis non se ne parla. Eppure sembra non voglia estromettere del tutto il premier dalla politica, dicendo che non è possibile che “una personalità come quella di Monti possa tornare alla Bocconi. La Bocconi farà a meno di lui”.
– Berlusconi, fino a prima della condanna per il processo Mediaset del 26 Ottobre, annunciava ufficialmente la sua rinuncia a candidarsi per queste elezioni e si rivolgeva a Monti proponendogli di essere a capo di uno schieramento dei moderati.
– Fini e Casini stanno formando una lista civica ed il leader di Fli afferma che “tanti italiani attendono, dalla politica più responsabile, un riferimento con una cultura di governo per rendere possibile un assetto politico che sia all’insegna dell’interesse nazionale. Il presidente del Consiglio più idoneo a fare ciò è Mario Monti”.
COSA DOBBIAMO ASPETTARCI?
Ad esclusione di Berlusconi, che in questi ultimi giorni minaccia di sfiduciare il Governo, l’ammirazione e la stima che gli esponenti politici esplicitano per l’attuale Presidente del Consiglio fa credere che, sia che sarà di nuovo Monti a capo del Governo o che le sue competenze restino a disposizione di chi ne prenderà il posto, sarà sul modello del suo passato governo che si regoleranno i prossimi 5 anni.