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Elezioni 2013: secondo gli exit poll la governabilità a rischio. Ecco perché è importante una maggioranza larga al Senato

lunedì 25 febbraio 2013, di Vittoria Patanè

Se i primi instant poll davano la coalizione PD-SEL in vantaggio al Senato, gli ultimi dati diffusi ribaltano la situazione e danno il Centrodestra avanti con il 31% e il Movimento 5 Stelle al 25%.

Allo stato attuale dei fatti non ci sarebbe una maggioranza netta a Palazzo Madama. E la situazione potrebbe diventare davvero preoccupante.

Ma perché è così importante ottenere una maggioranza larga? E cosa succederebbe se così non fosse? Vediamolo

I primi risultati:

  • Centrosinistra: 29,5;
  • Centrodestra: 31%;
  • Movimento 5 Stelle: 25% (primo partito);
  • Con Monti per l’Italia: 9,2%;
  • Rivoluzione Civile: 1,8%;
  • Fare: 1%.

L’importanza del Senato

Gli occhi sono tutti puntati sul Senato. Fino a poche settimane fa tutti erano convinti che la coalizione di Centrosinistra avrebbe vinto facilmente e nettamente sugli altri. Poi le cose sono cambiate.

Con la lenta risalita del PDL e la vera e propria escalation del Movimento 5 stelle la situazione è diventata sempre più incerta.

A prescindere dai risultati, importante sarà, per i vincitori, ottenere una maggioranza netta che permetta di governare il Paese.

Se il primo Partito ottenesse infatti una maggioranza risicata a Palazzo Madama, ovvero un numero di senatori tra i 158 e i 163, le cose potrebbero complicarsi.

Maggioranza risicata

Se la maggioranza fosse risicata, il futuro Governo avrebbe bisogno di continui accordi ed alleanze che metterebbero a rischio di volta in volta la durata del suo mandato.

Sono in molti a sostenere che questi accordi ci saranno comunque e a prescindere.
Il problema sta nel fatto che, se questi diventassero un bisogno e non una scelta, gli equilibri potrebbero essere sempre più precari e i vari schieramenti di minoranza diventerebbero l’ago della bilancia a Palazzo Madama.

Se poi la coalizione vincitrice ottenesse un numero di Senatori pari o inferiore ai 150, tutto si tramuterebbe in una vera e propria beffa: sarebbe comunque il primo partito, ma non avrebbe i numeri per governare veramente il Paese.

In questo caso qualsiasi tipo di accordo sarebbe necessario, non solo per prendere qualunque decisione, ma per tenere in piedi la legislatura e ci sarebbe un Governo rischierebbe di cadere alla prima questione spinosa.

Maggioranza larga

Insomma per avere una maggioranza larga a Palazzo Madama, il partito vincitore dovrà ottenere un numero di seggi pari o superiore ai 160.

Solo in questo caso, il Governo potrebbe ergersi su una maggioranza stabile ed avere i numeri necessari per prendere decisioni importanti senza correre il rischio di cadere in ogni momento.

Exit Poll 16.30

Secondo gli ultimi exit poll la governabilità è a rischio
.
La prima proiezione Sky Tg24-Tecnè conferma il dato diffuso dalla Rai: al Senato, Pdl-Lega sarebbe al 31% dei suffragi. La copertura del campione è del 13,85%. Il centrosinistra è accreditato del 29,5, il Movimento 5 Stelle del 25,1 (che sarebbe il primo partito), la lista di centro del 9,6 per cento.

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