Home > Altro > Archivio > Effetto Draghi: Piazza Affari conferma l’andamento di ieri
Effetto Draghi: Piazza Affari conferma l’andamento di ieri
venerdì 9 maggio 2014, di
L’allarme lanciato ieri dal Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, nella conferenza stampa che ha seguito la riunione del board della BCE non ha tardato a produrre i suoi effetti.
Draghi aveva espresso forte preoccupazione per la un euro forte nei confronti di altre valute in concomitanza con una inflazione che rimane bassa e aveva sottolineato come la Banca Centrale Europea sia impegnata nell’applicazione di misure straordinarie al fine di cambiare proprio l’andamento dell’inflazione stessa. L’altro punto sottolineato dal presidente della BCE con chiaro riferimento all’Italia, è stata la necessità di manovre economiche e di scelte politiche incisive, soprattutto nei Paesi dell’unione con profondi squilibri tra debito pubblico e PIL.
La variazione dei tassi d’interesse, per ora fermi ai minimi storici dello 0,25% e a 0, per i conti di deposito, è rimandata a Giugno, almeno per ora, ma potrebbe anche avere un’attuazione più immediata e vicina al momento attuale.
Per quanto riguarda la chiusura della giornata di ieri a Piazza Affari, la seduta si è chiusa con una sorprendente crescita dell’indice Ftse Mib a +2,30%. Mentre lo spread tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi si è attestato al nuovo minimo storico (dal maggio 2011) di 148 punti. Anche i tassi di interessi sui Buoni decennali del Tesoro è sceso a quota 2,93%, toccando anche in questo caso un nuovo minimo storico.
Per quanto riguarda, invece, le prime battute della seduta di oggi della borsa di Milano, è da rilevare una prosecuzione dell’effetto determinato dalle parole pronunciate ieri da Draghi. Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi continua a scendere, toccando quota 144, e confermando la discesa che ieri aveva determinato un calo di 7 punti. Medesimo andamento per il rendimento dei Buoni del Tesoro Poliennali che vanno sotto quota 2,9% e raggiungono il nuovo minimo di 2,8903% .
Anche l’Euro continua a risentire dell’Effetto Draghi e conferma i ribassi segnati nella seduta di ieri dopo il discorso del Presidente della BCE. In seguito all’annuncio dell’attuazione di misure straordinarie, nel mese di Giugno, per prevenire i pericoli di una moneta unica forte, associata a una bassa inflazione, dopo il caso di ieri da quota 1,4, nelle prime battute della seduta di oggi l’euro è ancora in calo a 1,384 con una ulteriore flessione dello 0,2% nei confronti del dollaro. Lo stesso atteggiamento è stato rilevato nei confronti dello yen dove la moneta unica scende a 140,7.
Per quanto riguarda le altre principali borse Wall Street ha chiuso ieri in forte rialzo, mentre le borse asiatiche sono state caratterizzate da una sostanziale incertezza.
