Ecobonus: approvata la proroga. Ecco gli sgravi fiscali previsti

Giornate intense per il governo Letta e soprattutto per i Ministeri dell’economia, dello sviluppo e delle infrastrutture chiamati a risolvere problemi legati a scadenze imminenti. Il Senato in queste ore dovrebbe approvare un decreti per concedere ai Comuni altri sei mesi prima di tagliare i ponti con Equitalia sui servizi di riscossione. Per giugno è necessario anche sciogliere il nodo sulla prima rata dell’Imu, per questo il ministro Saccomanni sta incontrando le delegazioni dei Comuni, e decidere quale sarà il futuro della tanto chiacchierata Tares. A tutto ciò si è aggiunta la discussione circa la scadenza, prevista per il 30 giugno, degli Ecobonus e detrazioni per le ristrutturazioni.

Proroga degli Ecobonus

Con qualche difficoltà, ma sembra davvero arrivata l’approvazione della proroga degli Ecobonus che riguardano la casa e le ristrutturazioni edilizie. Gli ecobonus veri e propri premiano con una detrazione fiscale del 55% coloro che effettuano lavori per aumentare l’efficienza energetica della propria abitazione. L’altra detrazione, quella pari al 50% del costo dei lavori, riguarda invece tutte le ristrutturazioni edilizie. Il consiglio dei ministri dovrà soltanto sciogliere gli ultimi nodi della faccenda: primo tra tutti il problema della copertura finanziaria. Si deve ancora decidere dove fissare i paletti che determinano coloro che rientrano tra i beneficiari delle detrazioni e, deciso questo, fare i conti circa il finanziamento necessario per coprire gli ecobonus.

L’approvazione della proroga è data per certa, ieri molti elementi di provvedimento sono già stati discussi e approvati, manca solo l’ok del consiglio dei ministri che ne dia l’ufficialità. Non è escluso che in queste ore ci siano delle sorprese; a quanto pare infatti sono state proposte anche detrazioni per altri tipi di lavori, in primis quelli antisismici. In gioco ci sarebbe anche la possibile detrazione fiscale per ristrutturazioni di edilizia ordinaria, legata a parti di arredo più strutturali, come infissi, pareti, porte e mobili.

Copertura finanziaria

Ieri si è lavorato fino a tarda sera nel ministero dell’Economica, sviluppo e infrastrutture per trovare la copertura finanziaria necessaria per prorogare fino al 31 dicembre le detrazioni del 55% per l’efficienza energetica e del 50% per le ristrutturazioni edilizie.

Dal consiglio dei ministri della scorsa settimana, che ha rinviato ad oggi l’approvazione della proroga, era emersa chiaramente la volontà di fare passare il decreto, ma nelle mani della ragioneria dello stato era stata messa la patata bollente della copertura finanziaria. I tecnici del Mef hanno lavorato questa settimana proprio per capire dove poter reperire quei 200 milioni necessari. Il problema è anche la definizione della platea dei benefici e dei beneficiari ammessi, perchè stabilita questa la somma necessaria potrebbe cambiare, addirittura raddoppiare.

Sgravi fiscali previsti

Inizialmente la somma prevista oscillava tra i 160-200 milioni, così distribuiti: 90 milioni circa da dedicare alle ristrutturazioni per l’efficienza energetica e altri 110 milioni per le ristrutturazioni dell’edilizia. Le proposte però di ampliare la gamma dei lavori da far rientrare nelle detrazioni fiscali fanno aumentare anche le risorse necessarie.

Per prima cosa il governo pensa ad un mini-pacchetto di misure volte a favorire la riqualificazione degli immobili in direzione delle norme antisismiche nelle zone a rischio. Oltre a questo si sta lavorando per inserire tra le detrazioni fiscali anche quelle per i lavori di ristrutturazione edilizia ordinaria e l’acquisto di mobili per la casa come librerie, cucine, porte... Infine, sarebbe in gioco anche la revisione dei tetti massimi, prima fissati a 48.000 euro e attualmente alzati a 96.000 euro, e la rimodulazione delle detrazioni in base all’effettiva azione di miglioramento dell’efficienza energetica.

Leggi qui per la lista definitiva dei lavori detraibili.