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Eclissi 20 marzo: ecco come seguire in streaming il sole che si oscura

giovedì 19 marzo 2015, di Vittoria Patanè

Domani gli occhi di mezzo mondo saranno rivolti verso il cielo per osservare il sole che si oscura. L’eclissi di sole del 20 marzo infatti, sarà uno degli eventi più attesi degli ultimi anni. L’ultima volta che abbiamo avuto la fortuna di vedere uno spettacolo del genere dall’Italia era gennaio 2011, la prossima sarà nel 2026. Perdersi tanta bellezza dunque, sarebbe davvero un peccato.

Per quanto riguarda l’Italia, la copertura del disco solare avrà inizio intorno alle 9.30 e si concluderà alle 11.00 circa. L’oscuramento varierà tra il 40 e il 70% in base alla latitudine, ma in ogni caso l’eclissi sarà parziale. Il buio totale infatti ci sarà solo al Polo, alle isole Fær Øer o alle Svalbard, luoghi in cui l’evento diventa ancora più interessante anche per un altro motivo: l’eclissi oscura la prima alba dopo sei mesi di notte polare.

Ma non tutti avranno la fortuna di godersi direttamente questa eclissi. Per osservarla infatti serviranno delle protezioni speciali, altrimenti si rischiano danni ingenti e permanenti alla vista. Non basteranno occhiali da sole, vetri fumé o "protezioni rudimentali" come radiografie. Chiunque voglia alzare lo sguardo e godersi il fenomeno astronomico in sicurezza dovrà dotarsi di filtri e occhiali appositi come, ad esempio, occhiali da saldatore con indice di protezione pari almeno a 14.

Gianluca Masi, responsabile del "Virtual Telescope", sottolinea:

“Questa eclissi non può essere osservata a occhio nudo, o con normali occhiali solari Bisogna dotarsi di occhialini specifici, oppure guardarla attraverso la proiezione indiretta di un telescopio, dotato di appositi filtri. Diversamente si rischiano seri danni alla retina”.

Per questo motivo, consigliamo a chiunque non possieda "un equipaggiamento adatto", di godersi l’eclissi tramite streaming. Rinunciarci sarebbe un peccato, osservarla senza le dovute protezioni un errore.

Gli scienziati dell’Agenzia spaziale europea (Esa), osserveranno il fenomeno attraverso il mini-satellite “Proba-2”, a 820 km di quota. Una sonda che permetterà anche ai non addetti ai lavori di ammirare l’eclissi da un punto di osservazione privilegiato, nello spazio. Per farlo, sarà sufficiente collegarsi sul sito dell’Esa.

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