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ENI: riapre il gasdotto Greenstream dopo otto mesi di fermo

giovedì 13 ottobre 2011, di Nadia Fusar Poli

ENI - Eni e la compagnia petrolifera libica Noc (National Oil Corporation) Libia hanno riavviato il gasdotto Greenstream. Il gasdotto era stato chiuso il 22 febbraio in seguito ai disordini scoppiati in Libia, all’inizio del conflitto tra le forze fedeli a Gheddafi e gli insorti.
L’operazione prioritaria e “strategicamente più urgente” del riavvio dell’attività di Eni in Libia, era proprio la riattivazione del gasdotto Greenstream e quindi il ripristino dei flussi di metano dal terminale libico di Mellitah a Gela, in Sicilia. L’esportazione attraverso il gasdotto Greenstream è pari a 8 miliardi di metri cubi di gas l’anno, circa un decimo del nostro fabbisogno nazionale. Eni e Noc controllano paritariamente l’operatore del gasdotto Greenstream Bv Libyan Branch.
NOC e Eni stanno al momento lavorando insieme al riavvio, previsto mese di novembre, sia della produzione di gas dalla piattaforma offshore di Sabratah, situata a 110 chilometri dalla costa libica, nel giacimento di Bahr Essalam, che rappresenta un’importante fonte di approvvigionamento per il Greenstream, sia degli impianti di trattamento associato al terminale di Mellitah.
I primi test hanno riguardato tre milioni di metri cubi di gas al giorno, prodotti dal giacimento di Wafa, situato a circa 500km a sud-est di Tripoli nel deserto libico. Il giacimento soddisfa il mercato domestico libico del gas per la produzione di energia elettrica.

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