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Dollaro canadese sempre meglio. Si inizia a scontare una ripresa duratura del petrolio?

venerdì 26 febbraio 2016, di Nicola D’Antuono

Il dollaro canadese è una valuta particolarmente correlata con l’andamento del petrolio, essendo il Canada uno dei più grandi paesi produttori di greggio al mondo. Così quando il petrolio va giù, anche la moneta di Ottawa lo segue. Viceversa nelle fasi positive per il barile, ecco che il CAD si riprende. Dal 20 gennaio scorso la moneta nordamericana è in costante progresso: nello stesso arco temporale, il petrolio non è andato più al di sotto dei minimi a 13 anni posti in area 26$ al barile.

Sul forex il tasso di cambio USD/CAD è passato dai top del 20 gennaio scorso di 1,4690 ai bottom di 1,35. In pratica il Loonie ha perso più dell’8% in poco più di un mese. Il petrolio Wti, invece, è risalito bene dai minimi e ora sembra più stabile sopra la soglia dei 30$ al barile. La valuta di Ottawa si è apprezzata molto anche contro la moneta unica, con il cross EUR/CAD sceso a 1,49 da 1,61 per un deprezzamento complessivo dell’8%. Il dollaro canadese deve comunque fare i conti con un’economia ancora poco brillante.

Il paese nordamericano sta attraversando una fase economica difficile, con un tasso di inflazione molto basso e un costo del denaro vicino allo zero. Tuttavia l’economia canadese resta una delle più solide al mondo, tanto che alle principali agenzie di rating internazionali non è mai venuta l’idea di procedere a un downgrade. Il Canada gode del miglior rating in assoluto e nel breve-medio periodo non sono previste bocciature. La forte risalita del dollaro canadese potrebbe anche derivare dalle aspettative di miglioramento dei prezzi delle materie prime, petrolio in primis.

Numerosi analisti finanziari continuano a nutrire dubbi sulle reali capacità del greggio di riprendersi nei prossimi mesi e la stessa Arabia Saudita ha dichiarato di essere in grado di sopportare un prezzo del barile di 20$. L’eccesso di produzione e le scorte record sono variabili macro che dovrebbero frenare l’ascesa dei prezzi, ma il fatto che il greggio abbia sperimentato un sell-off pazzesco dai top di area 110$ dell’estate del 2014 potrebbe spingere molti grandi investitori istituzionali ad accumulare posizioni long sul petrolio. Un’eventuale ripartenza delle quotazioni petrolifere dovrebbe sancire la definitiva consacrazione del dollaro canadese, con il cambio USD/CAD che potrebbe a 1,30 o anche a 1,28.

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