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Dollaro canadese: possibile ritorno dei “sell”, anche senza taglio dei tassi BoC
mercoledì 21 ottobre 2015, di
Oggi la Bank of Canada (BoC) sarà chiamata ad annunciare il nuovo livello dei tassi di interesse nel paese nordamericano, dopo aver avviato una politica monetaria molto espansiva a partire da inizio anno con due tagli al costo del denaro (a gennaio prima e luglio poi). La BoC non dovrebbe procedere con nuovi haircut, anche se le prospettive di crescita economica sono state nettamente abbassate questa estate all’1,1% dal precedente 1,9%. Sull’andamento altalenante del pil canadese pesano i pochi investimenti delle imprese e il significativo calo delle esportazioni.
Il Canada deve fare i conti con i bassi prezzi del petrolio, che sul finire di agosto erano crollati fin sotto 38$ al barile ai minimi da oltre 6 anni. Il rimbalzo degli ultimi due mesi ha riportato il greggio Wti intorno ai 46$ al barile, una quotazione ancora poco favorevole per una ripresa stabile dell’industria petrolifera canadese. Nel 2015 le aziende del settore energetico dovrebbero ridurre gli investimenti complessivamente anche del 40%. In base a questi dati macro il governatore Stephen Poloz si aspetta un costante miglioramento dell’economia domestica solo a partire dal 2017.
Oggi l’overnight rate sarà quasi certamente confermato allo 0,5%, anche se in caso di peggioramento delle stime di crescita la BoC potrebbe considerare nuove manovre espansive portando il tasso centrale ancor più vicino allo zero. Non importa, dunque, se la FED alzerà i tassi di interesse entro fine anno o a inizio 2016. Oggi, come ha ammesso più volte lo stesso governatore Poloz, l’economia canadese è molto meno correlata a quella americana rispetto al passato. Sulla base di questi probabili scenari futuri, sul forex il dollaro canadese dovrebbe restare debole nei prossimi mesi.
Il tasso di cambio USD/CAD, il cosiddetto “Loonie”, è riuscito a recuperare quasi il 5% in tre settimane, ma ora potrebbe tornare nel mirino dei compratori soprattutto in caso di ritorno deciso sopra la soglia psicologica di 1,30. La sensazione è che entro fine anno possano essere nuovamente testati i top di fine settembre di area 1,3450, con possibile approfondimento bullish fino a 1,40 entro il primo trimestre del 2016. La valuta canadese dovrebbe perdere terreno anche nei confronti della sterlina, mentre il cross EUR/CAD è atteso in trading range tra 1,50 e 1,45 nelle prossime settimane.