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Diventare giornalista professionista: scuole riconosciute, esame e costi
martedì 10 ottobre 2017
Chi vuole diventare giornalista ha di fronte a sé due possibilità: prendere il patentino da pubblicista o quello da giornalista professionista.
La differenza tra la prima e la seconda figura è di tipo contrattuale: infatti mentre i giornalisti professionisti non possono svolgere nessun altro lavoro, i pubblicisti possono essere impiegati in diversi campi.
Di conseguenza il giornalista professionista è più tutelato ed ha maggiori possibilità di fare carriera nel mondo del giornalismo: solamente questa figura, infatti, può diventare direttore responsabile di una testata registrata.
È la legge n°69 del 1963 ad indicare le differenze tra i due ruoli, descrivendo il professionista come colui che esercita la professione in modo “esclusivo e continuativo”, mentre il pubblicista è chi svolge l’attività giornalistica in maniera occasionale anche qualora si esercitino altri lavori.
Se dopo aver ponderato bene le due opzioni avete scelto di diventare giornalisti professionisti qui trovate tutte le informazioni su come fare l’iscrizione all’albo dei professionisti in base a quanto stabilito dalla legge n°69 del 1963. Costi e procedure e corsi riconosciuti, ecco quello che dovete sapere.
Diventare giornalista professionista: i corsi riconosciuti
La strada per diventare giornalista professionista è lunga e - soprattutto - costosa.
Ma alla fine di questo percorso potrete togliervi diverse soddisfazioni, svolgendo un lavoro autorevole e appassionante.
Nel dettaglio per diventare giornalisti professionisti iscritti all’albo bisogna:
- svolgere un praticantato di 18 mesi presso una testata giornalistica;
- seguire un corso di formazione o preparazione teorica. Sono validi ai fini dell’iscrizione all’albo solamente i corsi promossi dal Consiglio Nazionale - o da quelli Regionali - dell’Ordine con una durata di almeno 45 ore.
In alternativa gli aspiranti giornalisti devono frequentare una scuola di giornalismo, dove il corso dura 2 anni. L’importante è che prima di iscrivervi vi accertiate che il corso sia riconosciuto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, altrimenti non sarà valido ai fini dell’iscrizione all’albo.
Ecco un elenco delle scuole di giornalismo riconosciute dall’ODG:
- Master Biennale di Giornalismo Università di Bari;
- Scuola Superiore di Giornalismo di Bologna;
- Master Biennale in Giornalismo a Stampa, Radiotelevisivo e Multimediale Università Cattolica Sacro Cuore (Milano)
- Master Biennale di Giornalismo Libera Università di Lingue e Comunicazione “IULM” (Milano);
- Master Biennale della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi dell’Università degli Studi di Milano;
- Master Biennale di Giornalismo dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli (Napoli);
- Centro Italiano di Studi Superiori per la Formazione e l’Aggiornamento in Giornalismo Radiotelevisivo (Perugia);
- Master in Giornalismo LUMSA Università (Roma);
- Scuola Superiore di Giornalismo "Massimo Baldini" - Università LUISS (Roma);
- Scuola Post Laurea in Giornalismo dell’Università di Salerno;
- Master Biennale di Giornalismo Università di Cassino - Polo Didattico di Sora (Sora);
- Master in Giornalismo dell’Università di Teramo;
- Master Biennale di Giornalismo Università di Torino;
- Istituto per la Formazione al Giornalismo (Urbino).
Diventare giornalisti professionisti: l’esame di idoneità
L’articolo 32 della legge 62/1963 stabilisce che solo coloro che hanno superato l’esame di idoneità professionale possono iscriversi all’Ordine.
Possono partecipare all’esame coloro che presentano un documento valido che attesta lo svolgimento dei 18 mesi di praticantato (da svolgere presso una testata giornalistica), oppure la certificazione fornita dalla scuola di giornalismo frequentata.
Nel dettaglio, per sostenere l’esame di Stato come giornalista professionista bisogna essere in regola con i seguenti requisiti:
- età minima 21 anni:
- cittadinanza italiana;
- in possesso della dichiarazione di compiuta pratica (firmata dal direttore della testata giornalistica dove si è svolto il praticantato) o in alternativa di un titolo rilasciato da una scuola di giornalismo riconosciuta;
- assenza di precedenti penali.
I candidati che soddisfano questi requisiti sono ammessi a sostenere l’esame di Stato per giornalisti professionisti, il quale è strutturato in una prova scritta e in una orale sulle tecniche e le pratiche del giornalismo, dove inoltre verrà accertata la conoscenza dei candidati in merito alle norma giuridiche attinenti a questa professione.
Nel dettaglio, nella prova scritta i candidati avranno 8 ore di tempo per dimostrare di saper sintetizzare articolo, per rispondere a domande su temi di attualità e di cultura politico-economico-sociale e per scrivere un articolo su un argomento a scelta tra:
- Interni;
- Esteri;
- Cronaca;
- Economia;
- Sport;
- Cultura;
- Spettacolo.
Dopo lo scritto c’è la prova orale dove verranno affrontati temi propri della deontologia giornalistica e di tutte le altre pratiche collegate alla professione.
Una volta superato lo scritto il traguardo è raggiunto: sarete finalmente dei giornalisti professionisti riconosciuti dall’Ordine. Ma oltre all’impegno speso per la preparazione, quanto è costato raggiungere questo obiettivo? Facciamo chiarezza.
Diventare giornalista professionista: i costi
Per sostenere l’esame finale da giornalista bisogna pagare una tassa dell’ammontare di 400 euro. A questa va aggiunto il contributo di 15,74 euro per la posta certificata, 100 euro per la tassa d’ammissione, una marca da bollo da 16 euro, più altri 16 euro per ottenere la tessera.
In più per coloro che prima di diventare giornalisti professionisti non erano pubblicisti c’è un altro contributo da pagare: 168 euro per le tasse di concessioni governative.
Solo per l’esame, quindi, ci voglio circa 700 euro. Ma a questi vanno aggiunte le spese sostenute per il conseguimento dei requisiti utili per l’iscrizione all’esame di Stato.
Ad esempio, per iscriversi ad un corso riconosciuto ci vogliono circa 450 euro, cifra ben più alta nel caso in cui decidiate di iscrivervi in un corso biennale in una delle sedi sopra elencate. Qui il costo del corso dipende dall’Università di interesse; ad esempio, per il corso presso la LUISS sono necessari 21mila euro, poco meno (20mila) per chi si iscrive alla Lumsa.