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Dieta vegetariana anche nello svezzamento? I vantaggi e il parere di Umberto Veronesi

mercoledì 23 settembre 2015, di Silvia Mazzieri

Dieta vegetariana a tutte le età? Secondo Umberto Veronesi si, anche durante lo svezzamento. Perché scegliere una dieta vegetariana e quali sono i vantaggi. Ecco il parere del noto oncologo sui grassi animali e sulla carenza di vitamina B12.

Dieta vegetariana: quali sono i vantaggi?

Veronesi spiega che esistono studi scientifici su chi conduce una dieta vegetariana e i dati sembrano dimostrare ben 5 vantaggi per chi segue una dieta vegetariana:

  • aumento dal 20% all’80% della protezione dalle malattie cardiovascolari;
  • aumento del 40% della protezione dal cancro;
  • aumento dal 20% al 60% della protezione dall’alta pressione arteriosa;
  • protezione dall’obesità: i vegetariani pesano in media il 10% in meno rispetto agli onnivori;
  • riduzione del rischio di diabete.

Veronesi aggiunge che un altro importante vantaggio della dieta vegetariana è quello etico, cioè la diffusione dell’idea alla base del vegetarianesimo secondo la quale non è necessario uccidere altri animali per sopravvivere e stare in salute.

Da questa posizione deriva anche un maggior rispetto della natura e della sostenibilità ambientale poiché la produzione di carne richiede moltissime risorse.

Svezzamento vegetariano: perché sceglierlo?

Lo svezzamento senza carne è una pratica che si sta diffondendo sempre più, soprattutto tra i genitori che seguono una dieta vegetariana.

Il professor Veronesi si dice favorevole all’abituare i bambini a una dieta vegetariana perché significa dare loro un vantaggio innegabile nella prevenzione delle malattie tipiche dell’età adulta, così come nel breve termine.

Riguardo alla polemica sul fatto che la privazione di carne in età precoce darebbe luogo a capacità mentali ridotte, Veronesi cita l’esempio dei bambini indiani che appartengono a un popolo di cultura vegetariana ed hanno in media un quoziente intellettivo molto elevato.

Lo svezzamento vegetariano inoltre è difeso da Veronesi per l’insegnamento che permette di dare ai giovanissimi: è un buon punto di partenza per diffondere una filosofia della non violenza.

Spesso sono proprio i giovani infatti ad abbracciare queste teorie e a metterle in pratica, il che significa che sono ricettivi rispetto all’argomento.

Grassi animali: nocivi o necessari?

Veronesi pensa che l’eliminazione dei grassi animali dalla dieta sia una cosa positiva non solo per gli adulti, ma a tutte le età.

Secondo l’oncologo gli effetti benefici di questa scelta si vedono fin dall’infanzia: i bambini vegetariani si ammalano meno fin dall’asilo perché hanno difese immunitarie migliori degli onnivori, i quali seguono una dieta che favorisce i processi infiammatori.

Sul tema dei grassi animali non c’è un accordo fra gli esperti: secondo alcuni non devono mancare nella dieta, in particolar modo durante la crescita, mentre altri sostengono che nel caso si cresca un figlio senza carne o pesce occorre fare un monitoraggio attento dello stato di salute.

Altri ancora accettano la dieta vegana fin dai primi mesi, cioè senza carne, latticini né uova.

La carenza di vitamina B12: il parere di Veronesi

La vitamina B12 è la sostanza che fa più discutere in tema di dieta vegetariana.

Veronesi spiega in quali alimenti si trova:

“nella carne ma anche in tutti i derivati animali, tra cui i latticini.”

Recentemente un bambino è stato ricoverato per i sintomi di una carenza di vitamina B12 e i suoi genitori sono stati investiti dalle polemiche. Essi comunque affermavano di non aver mai negato il latte materno al figlio.

Il latte potrebbe forse essere un valido sostituto vegetariano alla carne durante l’infanzia, ma il caso del bambino di cui sopra sembrerebbe mettere in dubbio questa soluzione.

Il professore vuole fare chiarezza al riguardo:

“la carenza di vitamina B12 può avere ragioni genetiche, per una differenza soggettiva nell’assorbimento delle sostanze.”

Questo significa che la carenza di vitamina B12 non è necessariamente legata alla mancata assunzione di carne. Sapere di più sulla specifica situazione del piccolo paziente sarebbe utile, ma Veronesi si esprime in modo cauto:

“chiaro che non posso dire di più, non conoscendo la cartella clinica.”

Veronesi dunque sembra dire sì al latte per i bambini, ma no alla carne. Il latte permetterebbe l’assunzione della vitamina B12 e la riduzione di grassi animali anche se non la loro completa eliminazione dalla dieta.

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