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Dal rientro dei capitali almeno 671 milioni di euro altrimenti aumento delle accise dal 2016

venerdì 2 gennaio 2015, di Federico Migliorini

Sono 671 i milioni di euro che il Governo scommette di incassare dalla nuova “Voluntary Disclosure” (L. n. 186/2014), la procedura che consentirà ai contribuenti di svelare al Fisco i propri capitali portati illegalmente all’estero, che è ufficialmente entrata in vigore con l’inizio del 2015. Questo è quanto si apprende dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (lo scorso 31 dicembre) dell’ormai consueto decreto Milleproroghe (decreto n. 192/2014), che tra le novità più importanti e non attese alla vigilia prevede la non applicazione di maggiorazioni alle accise sulla benzina per l’anno 2015.

Rispetto al testo che ci si aspettava il decreto Milleproroghe 2015, ovvero il classico decreto di fine anno con differimenti e slittamenti dei termini di circa un’ottantina di adempimenti, presenta più di una novità inaspettata. La più rilevante e sicuramente non aspettata è sicuramente la sterilizzazione della clausola di salvaguardia inserita dal Governo Letta per chiudere il cerchio sull’eliminazione dell’Imu 2013 dall’abitazione principale, che prevedeva una clausola con l’aumento delle accise sulla benzina dal 2015. Adesso il Governo Renzi scommette sul rientro dei capitali e con il Decreto milleproroghe prevede di assicurare all’erario quegli incassi attesi originariamente dalle accise sulla benzina, che almeno per il 2015 non aumenteranno. Una previsione ottimistica, potremmo dire, che dovrebbe alimentare la fiducia sulla bontà di questa nuova procedura che dovrebbe invogliare i contribuenti ad autodichiarare e portare in Italia le proprie attività estere.

Lo scopo prioritario della nuova normativa sul rientro dei capitali e sull’autoriciclaggio è, infatti, quella di recuperare gettito e arginare l’utilizzo dei fondi derivanti dall’evasione fiscale. Insomma, una vera e propria sanatoria (sanzioni dal 4 al 90% del capitale estero dichiarato) per chi deciderà di collaborare con il Fisco con sanzioni severe per chi deciderà di rimanere nell’anonimato e sarà scovato dai controlli.

Proprio il fronte del recupero del gettito è quello su cui punta forte il Governo, visto che con la Voluntary punterà a coprire le eventuali minori entrate derivanti dal mancato aumento delle accise sulla benzina. Se poi l’Esecutivo non dovesse vincere la scommessa e i contribuenti che decideranno di riportare in Italia i propri capitali non garantiranno i milioni necessari, è già pronta la nuova clausola di salvaguardia, ovvero un nuovo Decreto che il Ministero dell’Economia dovrà emanare entro il prossimo 30 settembre, che dovrebbe prevedere un aumento della misura degli acconti sulle imposte dirette per le imprese a partire dal 2016, oltre ad un nuovo aumento delle accise sulla benzina.

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