Crisi, vertice UE: ultima chance o solo una chimera?

CRISI, VERTICE UE - Il primo ministro Francois Fillon ha messo in guardia contro ogni fallimento del vertice UE di Domenica, sostenendo che se non dovesso risucire nell’intento, "l’Europa sarà in grande pericolo" di fronte alla crisi del debito.

"La situazione è estremamente difficile. L’economia mondiale si blocca perché gli investitori sono preoccupati e ritardano i loro investimenti. Dobbiamo agire", ha detto Fillon.
"Dobbiamo, in primis, concordare il livello di ristrutturazione del debito grece, in secondo luogo, dotare il Fondo europeo di una forte leva finanziaria per scoraggiare gli attacchi contro altri paesi, in particolare l’Italia, e infine procedere con una una ricapitalizzazione delle banche ", ha continuato Fillon.
"Questo deve essere fatto in ordine. E deve iniziare con uno sforzo delle banche stesse".

"Se riusciremo Domenica e nei giorni successivi, si potrà procedere alla seconda fase" che è "il G20 a Cannes, dove si lavorerà per rilanciare l’economia mondiale", ha proseguito. Ma "se non riusciamo Domenica, l’Europa sarà in grave pericolo", ha avvertito Fillon, sottolineando che sono stati fatti dei progressi.
"Nessun leader europeo oggi considera di lasciar fallire la Grecia", ha concluso.

La Commissione europea ha sottolineato la necessità di ottenere una risposta rapida e globale alla crisi del debito, dal vertice dei leader europei di Domenica, rispondendo indirettamente a Berlino che aveva smorzato le speranze in questo senso.

"Un approccio frammentario non è più possibile. Abbiamo bisogno di una risposta globale" per risolvere la crisi del debito, ha detto Amadeu Altafaj, portavoce del Commissario per gli Affari Economici Olli Rehn.
"Non possiamo trovare una soluzione definitiva per la Grecia, senza cercare di creare delle barriere necessarie per prevenire il contagio della crisi", ha detto. A questo proposito, "non possiamo accontonare la questione delle banche", ha detto.