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Crisi in Europa: pronti 60 miliardi per la Spagna

martedì 25 settembre 2012, di Ivan Pasquariello

La Crisi in Europa affronta una svolta. Sono pronti 60 miliardi di euro per salvare le banche della Spagna.

E’ quanto trapela dai dati forniti dalla BBVA, secondo gruppo bancario multinazionale spagnolo.

Attesa per gli stress test

Per questi motivi, c’è grande attesa per i risultati degli stress test del settore bancario spagnolo che verranno pubblicati il 28 settembre.

Ma le previsioni sono già state presentate dalle principali istituzioni finanziarie del paese. Secondo la BBC, il governo spagnolo avrebbe già pronta una riforma economica che permetterebbe immediatamente di sfruttare di un fondo salva-stati proveniente dall’euro-zona.

Per quanto Rajoy si ostini ad affermare che la Spagna non sarà la quarta nazione a richiedere aiuti da parte dell’UE, la prospettiva di farcela senza alcun intervento da parte delle altre nazioni sembra decisamente irreale per gli spagnoli.

Il settore bancario spagnolo ha bisogno di ricapitalizzazione, e gran parte del denaro giungerebbe da 100 miliardi di euro di fondi dell’Unione europea già promessi dai ministri delle finanze della zona euro nel mese di giugno.

"Avremo una cifra di circa 70, 75 o 80 miliardi di euro", ha detto il presidente di BBVA, Francisco Gonzalez.

Questa cifra comprende circa 20 miliardi di euro già stanziati per le banche in difficoltà, il che significa che altri 50 o 60 miliardi di euro sono ancora necessari.

Il problema più grande per gli investitori è però rappresentato dai rallentamenti causati dal governo spagnolo. Bruxelles preme affinché la Spagna richieda il fondo di aiuto, prima che mutino le attuali condizioni del mercato.

Giovedì sarà presentato il bilancio spagnolo

Giovedì, Mariano Rajoy presenterà il prossimo bilancio spagnolo. Piuttosto che su tagli e austerità, il premier sta spingendo per le riforme strutturali che aiuterebbero il risparmio.

Tali riforme costituiranno la base di un accordo di salvataggio con la Troika, composta da Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale.

Per un programma di lavoro, tutto ciò che sarebbe necessario aggiungere, sarebbero date certe per l’attuazione di tali riforme e un team per monitorarne i progressi. Alla richiesta di commentare, gli spagnoli del ministero delle Finanze non hanno negato che i negoziati a tal fine stanno avendo luogo.

Questa settimana rappresenta dunque una tappa fondamentale, per conoscere da vicino quale futuro si prospetti alla Spagna.

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