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Crisi, gli italiani hanno paura di investire: sfiducia nelle istituzioni e prospettive economiche 2013

mercoledì 28 novembre 2012, di Daniele Sforza

Secondo un’indagine condotta da Blackrock, gli italiani hanno paura di investire: il profilo dell’investitore è drasticamente mutato, e il 55% preferisce rifugiarsi nel cash.

Italiani pessimisti sul futuro

Le prospettive sul futuro sono tutt’altro che ottimistiche, e il 62% degli italiani preferisce non "giocare" con i propri risparmi. Complice la crisi e i dati economici di un Paese che con ogni probabilità resterà nel vortice della crisi almeno fino al 2015, con il fantasma di una ripresa che si sta volatilizzando a breve termine, gli italiani, da sempre popolo di risparmiatori, preferiscono mantenere i propri liquidi in conti deposito per prepararsi ad affrontare eventuali emergenze.

Sugli italiani aleggia il timore degli imprevisti e il forte rischio determinato dalla situazione economica attuale: la maggior parte degli intervistati, infatti, ha affermato di voler approfittare la disponibilità immediata dei propri risparmi in caso di emergenza.

Il futuro, dopotutto, non è roseo: quasi il 75% degli italiani è pessimista sul domani e sulle prospettive economiche del primo semestre 2013.

Gli italiani preferiscono così investire nel breve termine (61% contro una media europea del 41%), mentre il 28% (contro una media Ue del 14%) preferisce investire su obbligazioni attraverso fondi.

Sfiducia nelle istituzioni e paura delle tasse

Tra le principali cause che determinano il timore degli italiani nei confronti degli investimenti a lungo termine, si annovera anche una notevole sfiducia nei confronti delle istituzioni, causata principalmente da una paura consistente per un ulteriore aumento delle tasse e degli sgravi fiscali.

Gli italiani preferiscono il cash anche per via dei timori di un possibile crack della propria banca.

Scarsa fiducia anche nei fondi pensione, su cui si registra un’immobilità senza precedenti: più di 1 italiano su 2, infatti, preferisce mantenere inalterato il proprio fondo previdenziale, preferendo accomodarsi su quello statale (anche perché in molti non se lo possono permettere).

Sono in pochi invece gli investitori italiani che preferiscono fondi equity income finalizzati a ottenere una rendita.

La paura fa sì che il 58% sia comunque soddisfatto della propria situazione finanziaria, mentre solo il 20% è più propenso a rischi maggiori, e perciò alla possibilità di ottenere rendimenti più elevati.

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