Crisi eurozona: il peggio è passato? I risultati delle indagini

Nel mese di Dicembre sono emersi timidi segnali in base a cui l’economia dell’eurozona potrebbe aver superato il peggio della sua crisi, anche se la ripresa sembra ancora lontana, secondo un sondaggio effettuato la settimana scorsa.

I dati confortanti di Dicembre

Il Markit Composite PMI dell’Eurozona, che misura l’attività economica su migliaia di imprese, nel mese di Dicembre è salito a 47.2 dal 46.5 di Novembre. Mentre persiste al di sotto della linea di 50 che divide la crescita dalla contrazione per un 11esimo mese, la lettura di Dicembre è stata la più alta dal Marzo dello scorso anno.

"Il sondaggio almeno porta un po’ di sostanza alla convinzione secondo cui il peggio è passato e che è previsto un ritorno alla crescita per la regione nel 2013", ha dichiarato Chris Williamson, capo economista di Markit.

"Il sondaggio ha suggerito che i tassi di declino si sono attenuati in Francia, Spagna e Italia mentre la situazione economica si è stabilizzata in Germania". Come per lo scorso anno, il destino dell’economia dell’eurozona è attaccato alla risoluzione della crisi del debito sovrano, che brucia ancora nonostante la creazione di firewall finanziari da parte della Banca Centrale Europa e l’Unione Europea.

Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble la scorsa settimana ha detto che il peggio per l’eurozona è passato, anche se queste parole sono state pronunciate da vari legislatori e politici europei dalla metà del 2010.

Quali prospettive?

Le prospettive per i prossimi mesi sono ancora poco chiare. Il New orders Index, che è strettamente correlato con la lettura principale del PMI del prossimo mese, si attesta stabile a 45.0 nel mese di Dicembre, alludendo al rialzo limitato per il sondaggio di Gennaio.

Le imprese del settore dei servizi sono diventate più ottimiste per il prossimo anno nel mese di Dicembre, in quanto l’indice PMI servizi dell’eurozona a cura di Markit ha toccato un massimo di cinque mesi attestandosi a 47.8, in rialzo dal 46.7 di Novembre e invariato rispetto alla lettura preliminare.

Il sondaggio ha anche riportato notizie contrastanti per quanto riguarda le pressioni inflazionistiche. Mentre i prezzi applicati ai consumatori sono scesi ad un ritmo più acuto lo scorso mese, i prezzi pagati dalle aziende per beni e servizi sono cresciuti al ritmo più rapido dallo scorso Marzo.