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Crisi europea: se l’ESM non fosse abbastanza?

lunedì 24 settembre 2012, di Ivan Pasquariello

La crisi in Europa ancora una volta sul banco degli imputati. E se il fondo ESM non fosse abbastanza per garantire la salvezza ai paesi in crisi di debito?

Versione definitiva dell’ESM ancora non esiste

La versione finale del fondo salva stati europeo ancora non esiste, ma ha già provocato diverse discussioni riguardo al volume della sua portata. Alcuni credono che alla costituzione del fondo possano essere destinati ben 2 mila miliardi di dollari, 5 volte di più di quanto non fosse inizialmente previsto.

"Quando ti vengono offerti 2 mila miliardi e non è comunque abbastanza, dovreti cominciare a capire che forse sei sulla strada sbagliata per risolvere il tuo problema. Questo, però, non succede in Europa" ha rivelato Sean Corrigan, esperto di strategie d’investimento presso Diaspora Commodities.

Appena annunciato, l’ESM aveva dato una forte scossa positiva ai mercati. Per molti, si trattava della soluzione al problema del debito che grava sui paesi europei. Tuttavia, Spagna e Italia sembrano aver bisogno di un fondo completo per salvarsi, questione che ha subito allarmato la Germania.

La preoccupazione riguarda le dimensioni del fondo

L’ESM dovrebbe entrare in gioco più tardi quest’anno, sostituendo l’EFSF che sarà costuito grazie al contributo proveniente dagli stati membri dell’UE. La Germania, nonostante la recidiva titubanza, sarà il contribuente maggiore.

Mentre il ministro delle finanze tedesco, Steffen Campeter, rivela piani in atto per decidere se sfruttare o meno il fondo salva stati, i mercati non hanno accolto positivamente le ultime manovre traballanti messe in atto dall’Europa per uscire dalla crisi.

L’euro è a quota 1.2906 dollari, nonostante un report pubblicato sul Dier Spiegel, in cui si ritiene che l’ESM possa essere utilizzato per un totale di 2.6 mila miliardi di dollari.

I governi europei stanno tentando di utilizzare denaro pubblico per risolvere le operazioni più pericolose, come l’acquisto di titoli sovrani, per riuscire a cosituire un fondo abbastanza ricco da soddisfare le esigenze monetarie dei paesi in difficoltà.

Carl Weinberg, economista capo presso High Frequency Economics, ha avvertito che i beni del tesoro delle nazioni europee, in particolar modo i Bund tedeschi, potrebbero essere colpiti duramente, una volta che le dimensioni economiche dell’ESM saranno effettivamente rese note.

Da una parte l’ESM potrebbe non essere abbastanza, dall’altra sembra che un fondo eccessivamente ricco potrebbe trascinare giù i mercati dei paesi dell’UE. Un dilemma questo, a cui la BCE dovrà rapidamente trovare una soluzione.

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