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Crisi dell’Euro: quanto è davvero unita l’Unione Euopea?

giovedì 20 settembre 2012, di Ivan Pasquariello

Un’Europa - Tante Tribù. Apre così il giornalista Peter Coy su Businessweek. L’analisi dell’esperto americano, esplora a fondo le questioni politiche alla base dell’Unione Europea e della crisi dell’euro. L’obiettivo nel 1999 era quello di formare un sentimento di unità tra le popolazioni europee. Siamo davvero sicuri che l’esperimento sia riuscito?

L’Europa è un continente troppo giovane?

L’Europa è troppo giovane. Per quanto suoni come un’eresia, l’analisi proposta da Businessweek spiega come le nazioni europee siano diventate tali solo da qualche secolo, in alcuni casi, come in Germania, il raggiungimento di una vera unificazione risale solo a qualche decennio.

L’Itala è unita dal 1870, il che la rende più giovane dello stato del Nevada. La Spagna è stata spaccata in due dalla guerra civile nel 1930, la Germania si è riunita negli anni 90: è più giovane della maggior parte dei Jonas Brothers, idoli delle teen agers.

E mentre la crisi continua a mettere in ginocchio tutta l’eurozona, si combattono "guerre" su tutti i fronti. Non è più solo Grecia vs Germania, oggi c’è anche Sicilia vs Lombardia, Berlino vs Bavaria, Andalusia vs Catalogna.

E’ fallito il progetto iniziato nel 1999

Sono tutte realtà concrete che potrebbero mettere in crisi i sostenitori dello slogan: "più Europa". I cittadini, si sentono davvero europei?

Nel 1999 il progetto euro fu accolto con grande entusiasmo. Uno degli obiettivi principali che ci si poneva all’epoca era quello di formare un sentimento di appartenenza soprattutto nei giovani e nelle future generazioni. Ma il progetto, almeno dal punto di vista sociale, sembra decisamente fallito.

Un sondaggio degli ultimi mesi dimostra come il 69% degli spagnoli si senta molto attaccato alla propria città. Le percentuali calano drasticamente quando ampliamo i confini dell’indagine. Solo il 49% dei cittadini iberici si sente legato alla propria nazione, e il senso di appartenenza all’Europa tocca un imbarazzante minimo del 10%.

I risultati si assomigliano, soprattutto per gli italiani e i tedeschi, seppur con scarti percentuali leggermente inferiori rispetto a quelli spagnoli.

Squarci interni

Sembra quasi che il concetto di Europa sia stato proposto troppo prematuramente rispetto alla storia socio-politica delle nazioni interessate. Tanto che oggi, piuttosto che combattere per il risanamento economico dell’Europa, in Catalogna si corre in piazza a richiedere l’indipendenza dalla Spagna, in Germania si discute ancora di unità e in Italia lo scontro tra nord e sud del paese è lungi dall’essere superato.

Peter Coy paragona la Sicilia per l’Italia alla Grecia per l’Europa. A Palermo sono state assunte da poco 26.000 nuove guardie forestali; in tutta la Columbia Britannica sono in 1.500. Un paragone forte, che cerca di aprire gli occhi sugli sprechi dei governi e gli scontri interni alle nazioni europee.

La domanda a questo punto sorge spontanea: l’Europa era davvero pronta a diventare un’unione?

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