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Crisi dell’euro: oggi dati disoccupazione. Cosa ci aspetta?

mercoledì 31 ottobre 2012, di Ivan Pasquariello

Altro appuntamento con la crisi dell’euro. Oggi Bruxelles rivelati i dati sulla disoccupazione di settembre. Cosa ci aspetta?

Il problema della disoccupazione ha investito duramente l’europa da quando è iniziata la crisi. In particolare, la situazione dei giovani europei appare drammatica, con dati sul tasso che sembrano peggiorare di mese in mese.

Per capire cosa ci aspetta a settembre, possiamo ricapitolare la situazione della disoccupazione in Europa ad agosto.

La disoccupazione ad agosto

L’ultimo dato sulla disoccupazione trasmesso da Bruxelles, per il mese di agosto, è stato un chiaro segnale di quanto la popolazione stia pagando la crisi. In quel mese, i senza lavoro sono diventati 18,2 milioni, con una crescita nel numero dei disoccupati di 34,000 unità. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al livello record dell’11,4%.

Il risultato peggiore lo ha ottenuto la Spagna, dove i senza lavoro a oggi rappresentano oltre il 25% della popolazione. Anche in Grecia i senza lavoro rappresentano un quarto della popolazione. Ancora una volta, l’Austria si è trovata in fondo alla classifica, con un tasso di disoccupazione fermo a quota 4,5%.

Il dato che più ha colpito è stato quello relativo alla disoccupazione giovanile, fascia in cui il tasso raggiunge il 22,8% in tutta l’euro-zona, e il 52,9% in Spagna.

Disoccupati in aumento in Germania

Intanto in Germania l’Agenzia per l’impiego ha rivelato che i disoccupati tedeschi sono in aumento di 20.000 unità, nonostante il tasso sia rimasto stabile tra settembre e ottobre al 6,5%. Frank Weise ha parlato di un mercato del lavoro che nonostante i tempi resta solido in Germania.

Mario Draghi, interrogato sulla questione la scorsa settimana ha riferito che "la disoccupazione in Europa resta deplorevolmente alta". Il presidente della BCE ha poi reso chiaro che la questione del mercato del lavoro è in mano ai governi nazionali, che devono fare in modo tale che i giovani siano introdotti al lavoro, spingendo l’economia verso un risanamento.

L’annuncio atteso per oggi, 31 ottobre, da Bruxelles, che sarà relativo all’euro-zona, servirà per capire il quadro della situazione in Europa. I piani di austerità proposti dai governi per superare la crisi del debito, hanno influito negativamente sul mercato del lavoro, rallentando la crescita economica e di conseguenza anche il numero di assunzioni.

I timidi miglioramenti economici avvenuti nell’euro-zona negli ultimi tempi, si rifletteranno anche sul mercato del lavoro?

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