Crisi dell’euro: alla Germania restano due opzioni e un solo risultato possibile

Oggi il summit dell’UE per discutere della crisi dell’euro. Dopo gli ultimi risultati economici sembra che ormai alla Germania restano due opzioni e un solo risultato possibile.

Da quando la crisi economica ha investito tutta l’euro-zona, l’economia tedesca è sempre stata in grado di guadagnare crescita, mentre le altre nazioni cercavano di non cadere in recessione. Adesso però, anche il motore economico principale della zona euro sta cedendo sotto i colpi della crisi.

La situazione tedesca

La disoccupazione è in aumento e il governo ha tagliato le sue previsioni di crescita per il 2013. Gli economisti lo avevano previsto. L’economia tedesca si basa soprattutto sulle esportazioni, verso quelle nazioni dell’euro-zona che oggi continuano a subire la crisi e che sono sempre state i principali partner commerciali di Berlino. Con il rallentamento di altre economie mondiali, come quella cinese, che è partner commerciale importante per la Germania, sembra che ai tedeschi non sia rimasta altra scelta che mettere da parte l’orgoglio e lasciare maggior potere nelle mani dell’UE.

Le due opzioni della Germania

Satyajit Das, autore del libro “Extreme Money” ha rivelato alla CNBC che alla Germania restano solo due opzioni. Il problema è che entrambe porterebbero allo stesso risultato:

– 1) Restare nell’euro: se la Germania resterà nell’euro (il che è molto probabile) sarà costretta a firmare diversi assegni. Se poi Spagna e Italia avranno bisogno di aiuti dall’UE, i tedeschi sarebbero quelli a cui i governi delle rispettive nazioni in difficoltà si rivolgerebbero. Succederebbe proprio quello che a Berlino temono di più: una mutualizzazione del debito.

– 2) Lasciare l’euro: se la Germania dovesse invece lasciare l’euro, la Bundesbank non potrebbe più recuperare il denaro prestato. Inoltre, la nuova moneta tedesca andrebbe rivalutata fortemente e il paese perderebbe la sua competitività.

La mutualizzazione del debito, attraverso la creazione di bond comuni europei, è stata proposta dal presidente francese Francois Hollande, ma è stata fortemente rifiutata dalla Germania. I sondaggi mostrano che molti tedeschi sono contrari a cedere una maggiore sovranità economica all’Europa, ma nel periodo che precede l’ennesimo vertice europeo più tardi quest’oggi, Angela Merkel si appresta a chiedere proprio questo.

Merkel pronta a cedere potere all’Europa

In un discorso al parlamento tedesco, Merkel ha chiesto la creazione di una commissione monetaria dell’UE, che dovrebbe soprintendere i bilanci nazionali e avrebbe il potere di veto.

La cancelliera tedesca vuole anche cedere alle agenzie europee il potere di intervenire qualora gli Stati membri dell’UE violassero le regole comunitarie.

Prima della crisi, le regole sul deficit dei bilancio nazionali prevedevano che questo non doveva superare il 3% del PIL, anche se molte eccezioni a questa regola sono state concesse con l’aggravarsi della crisi.

Neil MacKinnon, capo economista di VTB Capital ha detto che la questione chiave per risolvere la crisi è capire se la Germania ha deciso di monetizzare il debito dell’Europa meridionale o meno. “Se decidesse di farlo, ci sarebbero passi avanti importanti verso l’unione fiscale e bancaria” ha confermato. Per poi aggiungere: “c’è anche un elemento di tattica. I tedeschi sono preoccupati di dover pagare il conto e non vogliono farlo”.

La nuova posizione favorevole anche alle misure che intende adottar la BCE hanno messo in crisi la figura di Angela Merkel nel proprio paese in vista delle elezioni tedesche. “I tedeschi sembrano sempre volere qualcosa in cambio. Che si tratti di un maggiore controllo politico sul budget o un maggiore controllo sulla vigilanza bancaria, vogliono qualcosa, "ha detto Das.

Di sicuro, da qui a settembre 2013, la Germania intende sopravvivere facendo il meno possibile e quindi evitando un aumento degli impegni finanziari.

I tedeschi saranno pronti a lasciare maggiore potere all’Europa?