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Crisi del debito: l’Italia non può essere salvata
martedì 8 novembre 2011, di
CRISI DEBITO, ITALIA - L’economia italiana è troppo importante perché il paese possa beneficiare di un piano di salvataggio in caso di default, ha detto Martedì il ministro delle finanze austriaco, Maria Fekter.
"L’Italia sa che, date le dimensioni del paese, non può sperare in un aiuto esterno, ed è il motivo per cui in Italia, in questo momento, si stanno compiendo sforzi enormi" ha detto la Fekter al suo arrivo alla riunione dei ministri delle Finanze dell’Unione europea a Bruxelles.
Dopo la Grecia, l’Italia, la terza economia della zona euro, rischia, a sua volta, di essere risucchiata nella spirale della crisi del debito, soprattutto alla luce dell’impennata dei suoi tassi di interesse, pericolosamente vicini al 7%.
La decisione dei paesi della zona euro di rafforzare il Fondo di salvataggio della zona euro, l’EFSF, che dovrebbe essere dotato di una potenza di fuoco di 1.000 miliardi di euro grazie ad un effetto leva, è volta principalmente a prevenire il contagio della crisi greca all’Italia. Scenario che manderebbe in frantumi l’intera area dell’euro.
L’Italia, esortata dai suoi partner a rispettare gli impegni assunti e ad adottare le misure annunciate e promesse in materia fiscale, sarà ora controllata dal FMI, dalla Commissione europea e dalla Banca centrale europea. Il paese è di fatto un sorvegliato speciale.
Come risultato, all’ Italia sarà riservato un trattamento molto simile a quello accordato ai paesi dell’area dell’euro che sono stati costretti a ricorrere agli aiuti internazionali, come Grecia, Irlanda e Portogallo.