Crisi USA: ecco i 5 che dovranno salvare l’America dal Fiscal Cliff

La crisi degli Usa sta per vivere un momento molto importante. Dopo le elezioni presidenziali ci sarà un appuntamento finanziario di massima importanza. Ecco i 5 che dovranno salvare l’America dal Fiscal Cliff.

Con le elezioni alle porte, sia i democratici che i repubblicani hanno cercato di mostrare le riforme previste per compensare il "fiscal cliff", un precipizio fiscale da 660 miliardi di dollari dovuti ad agevolazioni fiscali in scadenza e tagli automatici alla spesa entrambi in arrivo a gennaio. Il precipizio fiscale rischia di trascinare l’economia degli Stati Uniti verso una temuta recessione.

La sfida tra Barack Obama e Mitt Romney ha ancora un esito fortemente incerto. Uno dei punti chiave sarà il problema della scadenza del sistema di agevolazioni fiscali messo in atto da George W. Bush. Obama propone un prosieguo delle agevolazioni per le famiglie con reddito inferiore a 250.000$, mentre Romney ha in mente di ridurre le tariffe anche per le persone più ricche.

Ecco 5 personaggi che saranno al centro delle decisioni durante la lame-duck session, mentre il congresso si riunirà per organizzare la successione

– 1) John Boehner - Presidente della Camera

Sarà uno dei pochi leader a mantenere la propria posizione. Il repubblicano dell’Ohio afferma che ogni incremento sul tetto del debito deve essere compensato da tagli alla spesa. "Francamente non so cosa sia giusto fare. Ci sono diversi membri uscenti dal congresso e molti sconfitti dovranno votare su questioni importanti" ha rivelato recentemente Boehner in un’intervista.

– 2) Tim Geithner – Segretario del Tesoro
Insieme al capo della Casa Bianca Jack Lew, Geithner sarà tra i principali negoziatori sulle riforme per il “Fiscal Cliff” se Obama venisse rieletto. Ha insistito per la costituzione di una fondazione nelle ultime settimane del 2012 per aggirare il precipizio fiscale. Ha già attivato discussioni a porte chiuse con il presidente di Ways and Means, David Camp, e con il presidente della commissione finanziaria del senato, Max Baucuas.

– 3) Harry Reid – Leader della maggioranza al Senato

Il democratico del Nevada ha affermato che approverà unicamente un accordo che preveda un aumento delle tasse per gli americani più ricchi. Reid, che favorisce un accordo a lungo termine, ha detto ai giornalisti il mese scorso: "Non credo che stiamo sopravvivremo al fiscal cliff’".

– 4) Mitch McConnell – Leader della minoranza al Senato
Il repubblicano del Kentucky, vorrebbe le agevolazioni fiscali dell’era Bush prolungate per un altro anno, mentre viene accordata una riforma fiscale più decisa. McConnell preme anche per un taglio di 50 miliardi di dollari per l’esercito.

– 5) Nancy Pelosi – Leader della minoranza alla Camera
Proteggere Medicare è la priorità assoluta per la democratica californiana. “Qualcuno ha dei dubbi su quale sia la preoccupazione maggiore per gli americani? E’ la sopravvivenza di Medicare” ha detto Pelosi convinta.

E ’una serie scoraggiante di differenze da superare. Gli aumenti delle tasse sono necessari per Reid, ma McConnell li detesta, e Pelosi si è impegnata a schermare Medicare.

"La gente vuole un accordo, ma nessuno ha la più pallida idea di quale possa essere" ha affermato Steve Bell, un membro dello staff di alto livello per il Bipartisan Policy Center ed ex repubblicano al Senato. "Mi chiedo solo, dopo tutto il dibattito e dopo tutte le posizioni dure che si sono prese, se si può fare un passo indietro ed entro 45 giorni invertire le decisioni" ha poi aggiunto.

Mentre i membri del congresso continuano a non essere in grado di trovare un accordo, il tempo stringe e il “fiscal cliff” è alle porte. Gli Stati Uniti sapranno superare efficacemente l’ostacolo del precipizio fiscale?