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Crisi UE, classifica McKinsey: ecco perché l’Indonesia supererà la Germania

martedì 18 settembre 2012, di Ivan Pasquariello

L’economia dell’Indonesia davanti a quella della Germania già nel 2030. Lo rivela la società di consulenza economia statunitense McKinsey, che ogni anno stila la classifica delle economie più sviluppate nel mondo.

La nazione più popolosa del sud-est asiatico, si prepara a scalare la speciale graduatoria e punta a farlo in tempi brevi. Nel 2030 sarà già entrata nelle prime 10 nazioni più sviluppate economicamente al mondo. Ai danni di chi? Non solo dei tedeschi, ma anche dei britannici. L’Indonesia punta dritto a un posto stabile nella top 10.

Popolazione giovane e urbanizzazione: ecco le armi vincenti dell’Indonesia

Una popolazione giovane, una nuova classe di consumatori e la rapida urbanizzazione delle città, porteranno l’economia indonesiana, attualmente sedicesima nella graduatoria stilata da McKinsey, a fare un balzo di nove posizioni nei prossimi anni.

Resta in gran segreto il paradigma utilizzato per adottare il metodo McKinsey, tanto che le proiezioni riguardanti altre economie non sono state divulgate.

Secondo il rapporto, l’economia dell’Indonesia sarà alimentata da circa 90 milioni di nuovi consumatori con capacità di spesa considerevole entro il 2030, rendendo la propria classe di consumatori, la più forte di qualsiasi altra economia del mondo, fatta eccezione per Cina e India."

La popolazione giovane permetterà in futuro di mantenere alto il livello di produttività. Si calcola che il 70% della popolazione rientrerà nella fascia lavorativa tra i 15 e i 64 anni per i prossimi 18 anni.

L’Indonesia schiera giovani che la Germania non ha

"L’Indonesia ha una popolazione più giovane, produttiva e in continua crescita. Si tratta di un prospetto demografico che nessun altro può vantarsi di avere, soprattutto in Europa, dove la manodopera sarà statica o in una fase di declino nei prossimi anni" ha rivelato Raoul Oberman, presidente per McKinsey & Company in Indonesia.

Il ritmo serrato a cui procede l’urbanizzazione, soprattutto nelle piccole città, contribuirà a creare una catena del valore funzionale in tutto il paese. McKinsey stima che l’86% del PIL indonesiano sarà generato dallo sviluppo delle aree urbane entro il 2030.

Oberman ha aggiunto: "le aree vicino a Jakarta e Surabaya sono le potenze economiche dell’Indonesia di oggi, ma ci aspettiamo una forte crescita in città come Pekanbaru, Pontianak, Karawang, Makassar, e Balikpapan che sono tutte al di fuori di Java".

I rischi di un rallentamento

Nonostante lo scenario idilliaco, ci sono alcune sfide che attendono l’Indonesia per divenire una delle maggiori economie mondiali, tra cui: il rallentamento possibile della produttività nell’immediato, l’aumento della disuguaglianza e la domanda dei consumatori che sale alle stelle.

"L’Indonesia ha bisogno di consolidare la sua recente performance per aumentare la produttività del lavoro al 4,6% - che rappresenta il 60% in più rispetto all’ultimo decennio", ha detto Oberman. "Si deve anche far fronte ai problemi di disuguaglianza crescente e gestire la crescente domanda proveniente dalla sua classe di consumatori in espansione, per soddisfare gli obiettivi a lungo termine del governo sulla crescita del PIL."

Se l’Indonesia sarà in grado di superare i possibili ostacoli alla sua crescita, tra meno di vent’anni potrà vantare un’economia più sviluppata di quella tedesca. Un risultato impensabile fino a pochi anni fa.

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