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Crisi, EFSF: Francia e Germania. Un accordo da 2 trilioni di euro
mercoledì 19 ottobre 2011, di
CRISI, EFSF. Secondo il Guardian, Nicolas Sarkozy e Angela Merkel sarebbero giunti ad un accordo: portare il fondo di salvataggio europeo a 2000 miliardi di dollari. I funzionari dell’UE negano, per il momento, la conclusione di un simile piano.
Francia e Germania avrebbero trovato un accordo Martedì sera per rafforzare il Fondo europeo di stabilità finanziaria (EFSF), incrementandone la potenza di fuoco di ben cinque volte, per garantire la sopravvivenza di banche e governi nel caso in cui la Grecia, o altri paesi in difficoltà della zona euro, dovessero cadere in default. Ad affermarlo è il Guardian, il quotidiano britannico, secondo cui citando diplomatici dell’Unione europea, il Fondo sarà portato a 2.000 miliardi di euro. Questo annuncio arriva in una settimana ad alta tensione, a pochi giorni dal vertice Ue del 23 Ottobre. L’accordo prevede un aumento della partecipazione finanziaria della Francia. Queste voci sono infondate, dice l’agenzia Dow Jones.
Mercoledì mattina, Reuters ha affermato che nessun accordo sarebbe ancora stato concluso, citando due alti funzionari dell’Unione europea. Il primo, avrebbe dichiarato all’agenzia "è falso. Non vi è alcun accordo". E un secondo responsabile UE avrebbe sottolineato che è "ingenuo pensare che si possa fare questo tipo di calcolo e arrivare alla cifra di 2.000 miliardi. Non è così semplice".
La giornata di Martedì è stato segnata da un susseguirsi di cattive notizie e moniti. Tutto è iniziato con Moody’s, che ha annunciato una maggiore vigilanza sulla tripla A della Francia. Una doccia fredda che ha fatto precipitare i titoli bancari e tutto l’indice di Parigi, cui sono seguiti gli allarmi provenienti da tutta Europa, sulla scia delle parole, poco rassicuranti e piuttosto deludenti, del cancelliere tedesco Angela Merkel, nella giornata di Lunedì.
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Secondo il Guardian, Francia e Germania avrebbero convenuto che in Europa le banche dovrebbero essere ricapitalizzate per soddisfare il coefficiente di patrimonializzazione: la nuova soglia di Core Tier 1, che l’Autorità Banca europea (EBA) sta chiedendo, dopo aver esaminato i livelli di esposizione tra 60 e 70 banche "sistemiche" è del 9%, ben oltre il 6% attuale.
Mentre le banche francesi e tedesche affermano di essere in grado di soddisfare il nuovo limiti di patrimonializzazone degli istituti di credito, le banche di altri paesi avrebbero bisogno di aiuto da parte dello Stato o del rafforzato fondo di salvataggio, noto come Fondo europeo di stabilità finanziaria (EFSF).
Berlino e Parigi hanno anche affermato di essere più vicini a un accordo su un maggiore coinvolgimento del settore privato in un secondo salvatggio, che ammonta a 109 miliardi di euro, per la Grecia.
L’ "haircut" volontario per i possessori di bond è stato fissato al 21 per cento in luglio, ma un peggioramento delle condizioni finanziarie ha spinto la Germania a chiedere un coinvolgimento dei creditori privati fino al 50 per cento.
Se fosse vera la notizia riportata dal Guardian, sarebbe proprio ciò di cui il mercato ha bisogno, quello che da tempo sta aspettando e cercando. Vale anche la pena ricordare che si sono viste e sentite un sacco di queste notizie, per cui qualcosa è annunciato come imminente e decisivo, solo per essere deluse e smentite il mattino successivo.