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Congresso Pd, Renzi: "Epifani deciderà la data entro una settimana". Ecco i candidati
sabato 14 settembre 2013, di
"Ho chiesto ad Epifani se voleva fare il congresso perché mi volevo organizzare. Mi ha detto che ci riflettono e risponderà la prossima settimana, Epifani è una persona di parola, mi fido" così ha dichiarato Matteo Renzi nel corso del suo intervento alla festa del Pd di Firenze. Grande afflusso di gente e calorosa accoglienza per il sindaco Renzi, agguerrito candidato alla segreteria del Pd.
Renzi e il Pd
Un anno dopo l’inizio del giro per l’Italia in camper, Renzi, il grande avversario di Bersani alle primarie è il candidato favorito per la segretaria del partito. E la calorosa accoglienza riservategli ad ogni incontro o discorso pubblico ne è la prova tangibile.
Per chi si interroga sul possibile problema del doppio incarico segretario-sindaco Renzi risponde chiaramente:
Un sindaco deve occuparsi della città, girare tra la gente e prendersi anche critiche e offese. Ma deve portare risultati per la sua città anche a livello nazionale. Se non avessimo avuto un ruolo nazionale certi obiettivi non li avremmo raggiunti.
Nel corso della festa del Pd a Firenze Renzi torna a parlare del governo e risponde a Letta: "la differenza tra i politici non è fra chi fa le battute e chi non le fa ma fra chi fa le cose e chi le rinvia". Poi sulla tenuta del governo Renzi è fiducioso: "non penso che Berlusconi sia interessato a mandarlo a casa e i 5 Stelle in Parlamento ci stanno proprio bene, sopra o sotto".
I candidati e le date
Le date più probabili per il congresso del Pd sono: il 7 novembre, il 24 novembre o il 10 dicembre. In ogni modo, assicurano dal Pd, entro l’anno gli elettori sapranno chi sarà il nuovo segretario del partito.
Al momento le candidature ufficiali sono quattro:
- Matteo Renzi: il grande favorito del congresso. Dopo la sconfitta contro Bersani alle primarie per la scelta del candidato premier Renzi, come promesso in campagna elettorale, è tornato ad occuparsi di Firenze ricoprendo il suo ruolo da sindaco della città toscana. Questa la sua idea di Pd: "Non abbiamo bisogno di un Pd che spende 9 milioni in comunicazione, abbiamo bisogno di riscoprire la gioia del volontariato, dobbiamo evocare il sogno la speranza. Non parliamo mai di sogno, ma di minaccia.
E conclude con una battuta: "se Martin Luther King fosse stato un iscritto del Pd non avrebbe detto ’Io ho un sogno’, ma avrebbe detto ’Io ho un incubo’. Il Pd non può essere un partito di persone tristi".
- Pippo Civati: classe 1975 come Metteo Renzi è probabilmente il suo avversario più accanito. I due iniziarono insieme il percorso sulla strada della rottamazione del vecchio apparato, ma poi le loro strade si sono divise, forse a causa del protagonismo di Renzi diventato il "rottamatore" per eccellenza. Di stretta provenienza Ds, Pippo Civati, ex consigliere regionale della Lombardia si è opposto alla rielezione di Napolitano a Presidente della Repubblica e al governo della larghe intese.
- Gianni Cuperlo: classe 1961, la sua candidatura è sostenuta da Bersani, D’Alema e Fassina in funzione anti-Renzi. Anche Cuperlo spinge per sapere la data per il congresso del Pd e nel corso della trasmissione Omnibus su La7 ha dichiarato:
"fosse stato per me avrei già fatto il Congresso". Anche Cuperlo come Renzi ha fiducia nella promessa di Epifani di decidere la data del congresso entro una settimana, ma incalza: "mi hanno spiegato che a luglio non si poteva fare per delle difficoltà di carattere tecnico, e va bene così, ora però penso che bisogna completare questo percorso entro l’anno".
- Gianni Pittella, classe 1959 outsider assoluto di questa corsa alla segreteria del Pd. Da sempre attivo in abito europeo al momento ricopre il ruolo di vicepresidente del Parlamento Europeo. Unico candidato del sud Italia, ha fatto della legalità e dell’antimafia il suo cavallo di battaglia.