Come migliorare il lavoro in Italia? Ecco le raccomandazioni dell’Ocse

Secondo il rapporto "Obiettivo crescita" (Going for Growth) formulato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, meglio conosciuta come Ocse, il nostro paese ha perso ulteriore terreno per quanto riguarda il potenziale di crescita economica rispetto al resto dei paesi avanzati. L’Italia ha infatti registrato una bassa crescita della produttività del lavoro e della sua stessa partecipazione.

Obiettivo crescita

Ma cosa analizza il suddetto rapporto dell’Ocse?

Dal sito ufficiale dell’Ocse:

Pubblicato per la prima volta nel 2005, la relazione annuale fornisce una panoramica degli sviluppi di politica strutturale nei paesi OCSE in una prospettiva comparata. Sulla base di un ampio set di indicatori delle politiche strutturali e delle prestazioni, ogni edizione fa il punto sui recenti progressi compiuti nell’attuazione di riforme politiche per migliorare la produttività del lavoro fra quelle identificate come prioritarie nella precedente edizione. Il set di indicatori comparabili a livello internazionale permette ai paesi di valutare la loro performance economica e le politiche strutturali in una vasta gamma di settori.

Dove intervenire

Ecco cosa raccomanda l’Ocse:

• ribilanciare le tutele sul mercato del lavoro (per arrivare a proteggere più i redditi dei lavoratori, che i singoli posti di lavoro);
• migliorare la produttività, attraverso un’allocazione del lavoro nei segmenti più produttivi;
• ridurre le barriere regolamentari e sulla concorrenza;
• migliorare i programmi di istruzione e di apprendistato;
• infine, introdurre riforme contro il dualismo nel mercato del lavoro con "una rete di protezione sociale universale".