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Classifica dei blog di Teads (Ebuzzing): non sarà più aggiornata

venerdì 8 gennaio 2016, di Rachele Landi

Per anni abbiamo consultato le loro classifiche dei blog più influenti nei vari settori, dall’economia e finanza alla letteratura, dall’ambiente ai viaggi: stiamo parlando delle classifiche dei blog di Ebuzzing, da marzo 2014 società fusa con Teads e diventata successivamente solo Teads).
Da ottobre 2015, la sezione Labs non si è più aggiornata con le nuove classifiche mensili per i blog.
Che è successo? Su Twitter qualcuno ha domandato, ma ancora nessuna risposta è giunta fino a ieri, quando dal gestore dell’account Twitter di Teads è arrivata la risposta al messaggio della redazione di SoloLibri.net:

Non attendiamoci quindi nuove classifiche per i blog: "Ci saranno solo video. News, blog e brand non verranno più classificati."

Sul sito di Teads nessun comunicato stampa a riguardo, ma scovando tra le risposte agli utenti che domandavano su Facebook, si legge in data 28 ottobre:

Buona sera a tutti, sono Antonella La Carpia Marketing & Communications Director EMEA di Teads. Come già abbiamo annunciato più volte a mezzo stampa, il posizionamento della nostra azienda è radicalmente cambiato. Il nostro business è adesso 100% focalizzato sul video advertising outstream non in ambienti social e l’evoluzione tecnologica che abbiamo raggiunto ci ha aperti al Programmatic Advertising che è uno dei nostri main target del 2016. Siamo felici di sapere che si era creato un legame quasi "affettivo" con la classifica e colgo l’occasione per ringraziare tutti per il sostegno che ci avete dimostrato. La nostra missione in questo momento è quella di reinventare la pubblicità video con un occhio di riguardo nei confronti dell’utente.

Come funzionavano le classifiche di Ebuzzing/Teads Labs? I blog venivano inseriti nella lista dopo la segnalazione da parte dei proprietari/curatori/blogger. La classifica dei "blog più influenti" per una determinata categoria quindi era relativa a tutti i blog inseriti in Ebuzzing/Teads Labs e non assoluta sul web (come invece accade ad esempio per le classifiche dei Top Sites di Alexa). Ogni blog proposto veniva inserito nella Classifica Generale (comprensivo di tutti i blog indipendentemente dalla categoria) e in una o più classifiche specifiche a seconda degli argomenti trattati dal blog.
Nella pagina delle statistiche di ogni singolo blog erano indicati i grafici dell’andamento mensile dei blog nelle varie classifiche, la quantità di pubblicazioni scritte ogni mese, backlink ricevuti (provenienti da altri siti inseriti nelle classifiche di ebuzzing) e link in uscita.

L’algoritmo di Ebuzzing/ Teads Labs - Non è noto precisamente su quali parametri venisse valutata la maggiore influenza di un blog rispetto un altro. Secondo quanto indicato sulle pagine di Teads il blog ranking era:

realizzato sulla base del punteggio calcolato da Teads incrociando diversi parametri (link in entrata, condivisioni dei post su Facebook, Twitter...)

A chi si domandasse se i blog in vetta fossero i più letti in termini di numero di visitatori o di pagine viste, quindi, la risposta è "probabilmente no", anche perché Teads non aveva alcun modo per verificare e confrontare i siti in base al traffico reale sulle loro pagine. Ai blogger non era dato alcun codice da incorporare nelle pagine che avrebbe permesso al sistema di contare gli accessi.
Secondo quanto dichiarato da Teads e come era ipotizzabile, quello che il loro software faceva probabilmente era aggregare i dati relativi alle condivisioni social (Facebook, Twitter, ecc) dei singoli post (segno che gli articoli avevano "girato" sui social), sfruttando le informazioni pubbliche fornite dalle API dei singoli social network. Un metodo valido per definire l’influenza di un blog? Di certo utile per valutare l’influenza sui social, in quanto andava a premiare quei blog che hanno un maggior impatto social, che vengono seguiti molto su quei canali e i cui contenuti vengono fortemente condivisi su Facebook e Twitter. Come abbiamo visto, il sistema teneva conto anche dei backlink ricevuti (ma solo dai blog inseriti nella rete).
In aggiunta, in ogni sezione era indicato un Consulente (un blogger scelto della stessa area), che non è specificato se avesse il compito di visionare e confermare la classifica individuata matematicamente dall’algoritmo.

In che modo il sistema teneva in considerazione il numero di post scritti? Veniva considerato il numero di condivisioni social medie o totali ricevute nel mese? Non è chiaro. Che differenza ci sarebbe stata tra un blog che propone 2 articoli al mese (che restano in evidenza in home e hanno più tempo per ricevere letture e condivisioni) rispetto a chi pubblica centinaia di articoli al mese? Normalmente, un blog più aggiornato ha maggiori chance nel posizionamento sui motori di ricerca, ma espone i suoi post per meno tempo in evidenza in home page, nelle rubriche o sulle pagine dei social network, rischiando di creare un "effetto diluizione" del numero di "mi piace" e "tweet" se i post non vengono veicolati in altro modo agli utenti sui social network. Un sistema che valutasse esclusivamente il numero di "mi piace" medio potrebbe penalizzare i blog che hanno molti contenuti (e contributori) rispetto a blog di dimensioni più piccole ma con un alto numero di condivisione per post. Al contrario, un sistema che tenesse conto del numero di condivisioni totali dei post prodotti nel mese avrebbe premiato di più blog con molti contenuti e una media condivisione di ognuno rispetto a blog di nicchia ma molto seguiti nei singoli post.
Le classifiche erano certamente utili a chi cercasse blog di specifici settori per avviare collaborazioni o per contatti per content marketing, così per lettori alla ricerca di nuove voci di riferimento.

Stop alle classifiche blog: Teads punta sempre di più sui video

L’azienda Teads, società leader nel mercato del video advertising, ha deciso di puntare tutto sui video, fornendo una piattaforma innovativa su cui far incontrare publisher che desiderino monetizzare il traffico web con native video advertising e aziende interessate a veicolare campagne video anche in programmatic con target selezionati sia a livello locale che sul territorio mondiale, andando a gestire una rete di publisher da oltre 730 milioni di utenti unici in tutto il mondo. Teads vanta la possibilità di proporre nuovi formati per il video advertising da posizionare anche nel corpo del contenuto editoriale, per una maggiore viewability, pur mantenendo la possibilità di essere bypassato dall’utente attraverso lo skip. Vantaggio per chi acquista pubblicità con questo sistema è pagare solo per i video visti fino alla fine e poter selezionare attivamente i siti della rete su cui pubblicare i video pubblicitari.
Rimanendo collegati a quello che è il loro core business, la sezione Labs di Teads continuerà a classificare i video: i video ranking per ogni brand saranno basati su numerosi parametri come numero di visualizzazioni totali, numero totali di video proposti, lunghezza dei video, condivisioni social, like, unlike, commenti e altre interazioni.

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