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La Cirinnà ci riprova: pronta una legge per adozioni e matrimoni gay

lunedì 19 giugno 2017, di Alessandro Cipolla

Monica Cirinnà è pronta a riprendere la sua battaglia sulle adozioni, con la senatrice del Partito Democratico che dichiara come una proposta di legge sul matrimonio egualitario sia già stata depositata in Parlamento.

Dopo la bagarre sullo ius soli sono ancora i diritti civili a tenere banco nel panorama politico nostrano. In un’intervista rilasciata a La Repubblica infatti, Monica Cirinnà si è detta pronta a riprendere il discorso riguardante l’adozione da parte delle coppie omosessuali.

Alla base di tutto secondo l’esponente del Partito Democratico ci sarebbe il matrimonio egualitario anche per quelli omosessuali, un vincolo di unione questo che renderebbe più facili le adozioni alle coppie gay.

A poco più di un anno quindi dall’approvazione della legge sulle unioni civili, ecco tornare alla carica la senatrice Monica Cirinnà, pronta a portare avanti questa nuova battaglia in favore delle coppie omosessuali.

La nuova battaglia della Cirinnà sulle adozioni

Monica Cirinnà ormai è diventata una sorta di icona per quanto riguarda la battaglia per i diritti civili in Italia. Nonostante questa legislatura ormai sia giunta al termine, la senatrice del Partito Democratico è convinta che ancora altro possa esser fatto.

Con lo ius soli che ancora è a rischio stop visto le feroci polemiche scaturite, la Cirinnà rilancia anche in materia delle coppie omosessuali, annunciando che è stata depositata una proposta di legge sul matrimonio egualitario.

L’obiettivo è il matrimonio egualitario. Esiste già una proposta di legge depositata. E poi lo prevede l’articolo 3 della Costituzione: tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione... Ma così non è.

Un allargamento questo che andrebbe a permettere alle coppie omosessuali, visto che il matrimonio gay verrebbe equiparato a tutti gli effetti a uno etero, di poter adottare con più facilità o di poter riconoscere alla nascita i figli naturali.

Nelle famiglie formate da un uomo e da una donna, lei partorisce, il padre riconosce il bambino. Mica adotta suo figlio. E così per estensione dovrebbe avvenire nelle coppie formate da due madri o da due padri.

In pratica con il matrimonio egualitario, in una coppia formata da due donne, se una di queste dovesse partorire la compagna potrebbe riconoscere in automatico il nascituro come avviene per gli etero.

Lo stesso poi potrebbe accadere anche per una coppia formata da due uomini, che potrebbero fare lo stesso con la maternità surrogata, pratica da noi vietata ma che invece è consentita in altri paesi.

Cosa farà il Partito Democratico?

Nell’intervista a La Repubblica, Monica Cirinnà ha lanciato la sua nuova sfida in materia di diritti civili aspettando di capire cosa intenda fare il Partito Democratico a riguardo.

Negare l’adozione ai singoli e ai gay è anacronistico: lo ha detto anche la commissione Giustizia della Camera. Così come viola la pari dignità sociale, vietare l’eterologa a una single o a una coppia lesbica. Tanti italiani continuano ad andare all’estero per far nascere e purtroppo anche per morire: ci vogliono leggi nuove. Ce l’abbiamo fatta per le unioni civili, possiamo ricominciare.

La Cirinnà quindi sarebbe pronta a una nuova battaglia, visto che quando venne approvata la legge sulle unioni civili fu stralciata la parte relativa alla stepchild adoption, atto che è stato necessario per far passare il testo.

In questo caso comunque ci sarebbe un passo in avanti rispetto alla stepchild adoption, visto che con il matrimonio egualitario si potrebbe riconoscere e non solo adottare il figlio di un partner.

Dopo il caos che si è creato sullo ius soli, dove il governo comunque sembrerebbe essere pronto a mettere la fiducia per blindare la sua approvazione, difficile comunque che il Partito Democratico possa portare avanti anche questa legge proposta dalla Cirinnà.

A febbraio infatti calerà il sipario su questa legislatura, con il dopo estate che sarà tutto incentrato sui temi economici e sociali visto che dovrà essere approvata in autunno la manovra economica.

In più già nel paese si respira un clima da campagna elettorale, il sentore è quindi che per quanto riguarda questa nuova legge sui diritti civili Monica Cirinnà dovrà aspettare la prossima legislatura, sempre ammesso che al governo ci sia ancora il Partito Democratico.

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