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Cipro chiede più aiuti all’Europa. Cosa deciderà l’Eurogruppo?

venerdì 12 aprile 2013, di Marta Panicucci

Questa mattina ha iniziato a diffondersi la notizia che Cipro volesse alzare la posta in palio per il suo salvataggio; il piano originario accordato dall’UE prevedeva finanziamenti all’isola per 17 miliardi, ora sembra che Cipro necessiti di almeno 23 miliardi. Il presidente Asastasiades ha chiesto maggiore assistenza da parte dell’Unione che ha prontamente risposto che il contributo internazionale resterà fermo a quota 10 miliardi, come stabilito inizialmente.

La richiesta d’aiuto proveniente da Cipro questa mattina, ha spaventato i mercati: le borse europee hanno virano al ribasso e lo spread è salito a quota 310 punti.

La richiesta d’aiuto di Cipro

Il salvataggio di Cipro è stata una corsa contro il tempo; il piano concordato dall’Unione Europea e l’isola prevedeva finanziamenti internazionali per 10 miliardi e i restanti 7 miliardi necessari, sarebbero stati reperiti da Cipro tramite il tanto contestato prelievo forzoso ai correntisti.

Questa mattina però il Presidente cipriota Nicos Anastasiades ha comunicato di aver già discusso con il commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn, di un aiuto supplementare per il paese. Non è ancora chiaro se la richiesta di Anastasiades sia di aumentare il gettito di aiuti previsti per Cipro o se si tratti semplicemente di chiedere maggior velocità nell’utilizzo dei fondi stanziati. Il presidente di Cipro ha comunque annunciato la sua intenzione di scrivere al presidente della commissione Ue, José Manuel Barroso e al presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy per trattare la questione.

Situazione di Cipro

Il presidente dell’Eurogruppo, Jereon Dijsselboem, ha detto che l’aiuto congiunto di Eurozona e Fmi sarebbe rimasto fermo a quota 10 miliardi: la parte di finanziamenti che Cipro dovrebbe trovare da sola sarebbe così di 13 miliardi. Dal rapporto della Troika è emerso anche un prevedibile crollo del Pil cipriota di oltre il 12% in due anni.

Secondo il governo cipriota solo nel 2013 l’economia potrebbe perdere ben 13 punti percentuali. Secondo Anastasiades l’aumento del bisogno di finanziamenti per Cipro dipenderebbe dal peggioramento dell’economia dell’isola, conseguenza del "ritardo generale" del negoziato per il piano di salvataggio portato avanti dall’Europa.

Intanto sulla situazione di Cipro si sono espresse anche le autorità di vigilanza Ue che hanno diffuso un rapporto: "preventivate perdite al suo settore finanziario, i rischi di un contagio internazionale diretto sembrano essere limitati. Le condizioni di mercato e la dinamica dei depositi sono rimasti relativamente stabili, ma vi sono rischi di ulteriore frammentazione del mercato unico e la necessità di un più stretto coordinamento e integrazione".

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