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Cina, nuovi stimoli all’economia: gli effetti del taglio a sorpresa dell’RRR sui trend del forex trading
martedì 21 aprile 2015, di
La Cina la sa lunga su come sorprendere i mercati: mentre i forex trader si stavano godendo ancora il fine settimana, la Banca popolare della Cina (PBoC) ha deciso di ridurre il suo coefficiente di riserva obbligatorio (RRR - reserve ratio requirement) dell’1% - il taglio più grande dai giorni bui della crisi finanziaria nel 2008.
È segno che l’economia cinese è nei guai?
L’RRR si riferisce semplicemente al livello di liquidità che le banche commerciali sono tenute a lasciare nei caveau della banca centrale.
Abbassando il suo RRR, la PBoC incoraggia le banche a utilizzare più denaro per le loro operazioni di prestito, pompando più liquidità nell’economia, nella speranza di stimolare la crescita.
A giudicare dall’ultima serie di dati in Cina, è innegabile che l’economia abbia bisogno di un po’ di stimolo.
Mentre il PIL trimestrale si è rivelato in linea con le aspettative, raggiungendo l’obiettivo del governo, i report sulla produzione industriale e le vendite al dettaglio hanno stampato letture deboli, anticipando una possibile ed ulteriore debolezza nell’economia cinese.
Tuttavia, i membri della banca centrale cinese sembrano inclini a voler convincere chi osserva il mercato che va tutto bene. In realtà, i responsabili della PBoC sostengono che il taglio sull’RRR è stato effettuato per stabilizzare il mercato azionario cinese volatile.
Prima dell’annuncio della PBoC, le azioni cinesi avevano subito un brusco calo a seguito della decisione da parte della Cina Securities Regulatory Commission (CSRC) di stringere i margini sui regolamenti di trading.
Gli sforzi precedenti della PBoC di allentare la politica monetaria, vale a dire le due tagli dei tassi di interesse da novembre dello scorso anno e la riduzione dell’RRR a febbraio, suggeriscono che i politici stiano cercando in tutti i modi di stimolare l’economia.
Un report sul Wall Street Journal ha anche indicato che la PBoC stanno prendendo in considerazione le operazioni di rifinanziamento a lungo termine, una strategia di allentamento della politica monetaria utilizzata dalla BCE, al fine di stimolare i prestiti e la spesa.
Questa è davvero la ’nuova normalità’ per la Cina?
Dopo aver gustato una crescita a doppie cifre nei suoi giorni di gloria di qualche anno fa, la superpotenza asiatica ricalca le pagine della debole eurozona.
Ora, questo ha importanti implicazioni anche sulla crescita globale; un rallentamento prolungato della seconda economia più grande del mondo potrebbe riuscire a trascinare altri con lei.
Questo potrebbe mantenere gli investitori molto cauti, dando più sostegno a zone più sicure e alle attività a basso rendimento.
Inoltre, la crescita debole in Cina di solito si traduce in una minore domanda di materie prime e di esportazioni di materie prime provenienti dall’Australia, il suo partner commerciale numero uno.
Ma prima che il panico dilaghi, è da tenere a mente che i recenti sforzi della banca centrale cinese devono ancora avere pieno effetto e che l’ultimo taglio all’RRR dal 19,5% al 18,5% potrebbe essere sufficiente per mantenere l’economia cinese a galla.
Dopotutto, le ultime mosse sono state volte a portare a costi del debito più bassi per le piccole imprese, che rappresentano un pezzo enorme della produzione e del consumo.