Home > Altro > Archivio > Chi ha perso davvero nel M5S alle elezioni europee?

Chi ha perso davvero nel M5S alle elezioni europee?

martedì 27 maggio 2014, di Avv. Edgardo Diomede d’Ambrosio Borselli

Che abbia stravinto Renzi è ormai assodato, ma che abbia perso Grillo e i suoi elettori ci permettiamo di contestarlo.
Non ha perso Grillo perchè uno che ha portato un movimento dal nulla al 25% in 2 anni circa e dopo un anno mantiene oltre il 21% di consensi solo grazie alla sua capacità comunicativa non può mai essere considerato uno sconfitto (avesse avuto un Pd alle spalle probabilmente avrebbe preso anche più del 40% di Renzi)

Non hanno perso gli elettori del Movimento, perchè chiedevano un cambiamento radicale e un cambiamento radicale in Italia sta avvenendo anche nel senso da loro immaginato e sperato; certo, lo sta realizzando qualcun altro senza alcun apporto diretto del loro partito, vero, ma siamo sicuri che senza la minaccia-pungolo dei Grillini Renzi sarebbe riuscito tanto rapidamente a rottamare la vecchia nomenklatura? Che sarebbe riuscito a mettere in un angolo la parte del Pd più restia al cambiamento (quella che assomiglia tanto in fondo al M5S)? Probabilmente no e quindi va dato il giusto merito a Grillo e ai tantissimi che lo hanno sostenuto.

Ma allora chi ha perso nel M5S che pure ha perso tanti punti percentuali e soprattutto una montagna di voti?

A modestissimo parere di chi scrive, ha perso la giovanissima nomenclatura del Movimento: Di Battista, Di Maio, Fico, Crimi, Morra, Lombardi, Castelli ecc., perchè non hanno saputo interpretare, tradurre, mediare ed anche opporsi al loro grande Leader, grandissimo comunicatore acchiappavoti, ma molto meno bravo stratega politico, poco insigne al confronto e troppo accentratore. Chi altri se non loro dovevano senza paura di essere espulsi e perder la poltrona, far capire al leader i propri errori e spingerlo verso la direzione fortemente voluta da chi si era avvicinato a questo movimento? Chi più di loro doveva avere la forza di ribadirgli anche a muso duro, se necessario, che il loro motto era uno vale uno e che anche lui dovesse rispettarlo?
In democrazia avere chi ti si oppone ti aiuta a crescere, e mentre Renzi è stato aiutato dalla, a volte anche eccessiva, opposizione interna del suo partito, e dalla stessa opposizione esterna fatta da Grillo, nessuna opposizione ha aiutato Grillo a capire i suoi errori e correggerli (e nemmeno Renzi che fino ad una settimana dal voto ha fatto la scelta rivelatasi vincente, di fare campagna elettorale per il suo partito piuttosto che contro gli altri). Questo è mancato a Grillo e di lì a cascata tutti gli errori (una montagna) commessi in un anno e mezzo, errori che avrebbero ridotto in cenere un elefante ma hanno solo parzialmente scalfito l’eccezionale comunicatore e il suo popolo incavolato.

Pochi, troppo pochi, sono stati, insomma, quelli del movimento che hanno avuto il coraggio di rischiare tutto per delle idee che erano non solo le loro, ma quelle della maggior parte dei loro colleghi nonchè della stragrande maggioranza dei loro elettori, gli altri da navigati poltronisti si son fatti i conti e hanno scelto di rimanere sulle comode poltrone riscaldate della Grillo-Casaleggio e co. piuttosto che fare il loro lavoro, e la loro missione, ossia scendere nel confronto e a volte scontro politico per il bene del paese. Avessero avuto più fermezza forse oggi non ci sarebbero espulsi e ci sarebbe un movimento più democratico e meno autoritario di cui Grillo costituirebbe l’enorme megafono e non il padre padrone assoluto di una nave che sta facendo la fine di quella di Schettino, da cui forse l’italia ha fatto appena in tempo a scendere prima di essere affondata.

Hanno perso, seppure in misura minore, i tanti attivisti ingaggiati sulla rete dal movimento per diffondere e propagandare false notizie e falsi miti, vere e proprie Bugie e vera e propria disinformazione (degna dei peggiori sistemi totalitari), che l’abbiano diffusa nell’ignoranza e nell’incompetenza personale o nella consapevolezza di spargere menzogne approfittando della massima libertà che lascia la rete in tal senso (i giornali pur scrivendo molte inesattezze, hanno un controllo e delle responsabilità maggiori, sulla rete ognuno può scrivere quel che gli pare spacciandolo per vero, ed a volte quando 10000 profili (veri o falsi poco conta) spacciano una bugia vendendola per il verbo, in tanti disinformati finiscono per crederci. Poco importa, alla fine molti si sono informati e hanno scoperto il trucco, e chi non l’ha ancora fatto scommettiamo che presto lo farà, finendo per distruggere un movimento che tanto cambiamento positivo avrebbe dovuto generare nella volontà di chi lo ha appoggiato.

A parere di chi scrive, il processo che Grillo voleva fare al paese, e che il paese ha fatto a lui, andrebbe rivolto a questi giovani yes man della poltrona e invece di andar via lui (con l’inevitabile scomparsa del movimento, visto il livello dei suoi protagonisti), dovrebbero loro prendere atto della sconfitta, del fatto che da quando sono comparsi sulla scena hanno zavorrato il movimento e i suoi elettori che da un trend di rapidissima ascesa è passato ad un trend decisamente opposto e trarne le relative conseguenze.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.