Carige: immessa sul mercato una quota del 15% ma il titolo apre in ribasso

Approvata ieri, dalla Fondazione Carige, una procedura di accelerated bookbuilding che ha portato da ieri sul mercato azionario una quota pari al 15% del gruppo bancario ligure. L’operazione di collocamento è stata voluta dalla Fondazione Carige per reperire le risorse finanziarie che serviranno alla ricapitalizzazione della Banca. L’obiettivo della vendita delle quote azionarie, permetterà all’ente che ha il controllo dell’istituto bancario genovese, di avvicinarsi al 19% la soglia minima di azioni che deve obbligatoriamente detenere, in seguito agli accordi presi con il Ministero dell’Economia.

La decisione fa seguito all’assemblea dell’istituto bancario, tenutasi lo scorso 30 Aprile, momento nel quale la fondazione stessa si era presentata con un pacchetto azionario pari al 43,43% del capitale dell’istituto. In quell’occasione il presidente, Paolo Momigliano, aveva esplicitamente dichiarato che si attendevano le autorizzazioni del Ministero dell’Economia per scendere fino al 19% nel capitale della banca. Le autorizzazioni sono arrivate pochi giorni dopo.

L’immissione di quote sul mercato dovrebbe riguardare circa 326,2 milioni di azioni ordinarie che saranno riservate agli investitori istituzionali, il cui prezzo sarà stabilito da una procedura di bookbuilding. In base agli attuali prezzi di borsa il pacchetto vale intorno ai 163milioni di euro anche se ieri il titolo ha chiuso con un ribasso dell’1,18%, attestandosi al valore di 0,5 euro ad azione. Secondo fonti accreditate il bookbuilding avviene in un range indicativo di 0,435 - 0,48 euro, tuttavia, alla fine della seduta di ieri chi si occupava del collocamento non era contento dell’andamento dell’operazione e il prezzo potrebbe anche essere ribassato.

Al momento attuale non è ancora chiaro se il titolo sia stato collocato in tutto o in parte, quel che si sa è che il titolo Carige ha aperto dopo circa mezz’ora di contrattazioni, segnando un ribasso del 17% circa e attestandosi a un valore di circa 0,417 euro che conferma il ribasso già ipotizzato nella chiusura di ieri.

Rimane al momento una pesante incertezza sull’esito dell’operazione, dal momento che, secondo gli operatori, sull’andamento del titolo sta influendo negativamente il fatto che nella tarda serata di ieri il collocamento non fosse ancora completato. Questa eventualità solleva anche dei dubbi sull’effettiva chiusura dell’operazione per la mattinata di oggi.

La fondazione Carige si è riservata il diritto di chiudere le contrattazioni in qualsiasi momento. L’operazione è stata seguita da Banca Imi e Credit Suisse Securities (Europe) Limited che hanno partecipato in qualità di come joint bookrunner. Carige si è impegnata nei confronti di questi ultimi due istituti a non immettere sul mercato, per i successivi 90 giorni, le azioni complessivamente detenute al termine dell’operazione.