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Camusso: criticità nell’accordo Produttività. Squinzi: chi non firma si assuma le responsabilità

sabato 17 novembre 2012, di Piero Capello

Susanna Camusso, Segretario CGIL, scrive una lettera aperta ai presidenti delle associazioni che si trovano al tavolo delle trattative nella quale elenca le proprie obiezioni all’accordo sulla produttività. Il presidente di Confindustria Squinzi è deciso a non fare passi indietro sull’accordo. CISL e UIL prendono la distanza dalla Camusso. FIOM appoggia pienamente i contenuti della lettera.

La lettera in sintesi.

La lettera rivolta ai presidenti di Confindustria, Abi, Ania, Alleanza Cooperative e Rete Imprese Italia può essere riassunta nei seguenti punti:

 Il confronto è nato male e nel suo sviluppo non ha mai tenuto pienamente conto delle relazioni sindacali; dal canto suo, il Governo, promotore del dibattito, non ha proposto strategie realistiche per favorire la crescita.
 Federmeccanica dovrebbe convocare anche FIOM nell’ambito delle trattative per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. La presenza di FIOM catalizzerebbe il raggiungimento di un accordo in un ambito in cui CGIL non ha un peso diretto.
 L’accordo interconfederale raggiunto il 28 giugno 2011 con Confindustria rappresenta un ottimo risultato, un punto di svolta del quale bisognerebbe tener conto per i futuri traguardi, in quanto si discosta dall’ottica vigente di accordi raggiunti separatamente e ricomposti attraverso tavoli di trattative con le parti.

Nelle due cartelle della lettera del Segretario CGIL ricorre fortemente un continuo richiamo alla democraticità e si sottolinea la prioritaria importanza della rappresentanza.

La risposta di Squinzi.

Inutile dire che la risposta di Giorgio Squinzi non si è fatta aspettare. Il presidente di Confindustria è stato categorico: l’accordo non è nato male, non è ulteriormente negoziabile e non deve essere prorogato oltre. Chi è contrario a firmarlo si assumerà le proprie responsabilità.
Squinzi è fermamente convinto che si fosse raggiunto un accordo di massima condiviso da tutti e che i ripensamenti dell’ultimo minuto non siano accettabili in un contesto di crisi come quello attuale.
Raggiunto mentre era impegnato in una visita privata all’EICMA(salone del motociclo), Squinzi ha ribadito l’intenzione di presentare il prima possibile i termini dell’accordo raggiunto al Governo, senza ulteriori proroghe, anche in assenza di una condivisione unanime.

Le altre voci

La FIOM ha naturalmente plaudito alle parole della Camusso. Il segretario generale dell’associazione dei metalmeccanici, Maurizio Landini, ha espresso la propria preoccupazione in merito a un’esportazione del modello FIAT su scala nazionale. Nella sua ottica la posizione di CGIL è del tutto condivisibile e finalizzata al raggiungimento di obbiettivi più che legittimi.
D’altro avviso i rappresentanti degli altri due maggiori sindacati nazionali, CISL e UIL.
Santini, segretario CISL, ha sottolineato la propria distanza dalle posizioni della Camusso, ribadendo la propria intenzione a firmare l’accordo: non si capisce la correlazione tra la questione della rappresentanza FIOM e la firma dell’accordo.
Angeletti, UIL ha ricordato che UILM e FIM stanno negoziando con Federmeccanica il rinnovo del contratto del 2009, processo non solo non condiviso ma osteggiato da FIOM.
In seguito alle polemiche sollevate e le pressioni subite, la Camusso avrebbe ventilato l’ipotesi di apporre una firma con il solo valore di presa d’atto dell’accordo, volta alla mitigazione di eventuali conseguenze derivanti da un accordo separato.

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