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Cambio euro-sterlina: ecco fino a dove può arrivare secondo l’analisi tecnica
mercoledì 12 ottobre 2016, di
Il cambio euro-sterlina registra con oggi il primo vero giorno di ribasso dopo l’estenuante risalita che ha caratterizzato le ultime settimane, se non gli ultimi mesi.
La hard Brexit non smette di gravare sulle spalle della valuta britannica, falcidiata da ogni singola notizia o evento legato alla gestione dell’uscita dall’Unione Europea, le cui conseguenze sembrano ancora lontane dal terminare.
Il sospettoso evento del logaritmo notturno ha spinto la quotazione di EUR/GBP a segnare nuovi massimi che portano il cambio molto indietro nel tempo, richiedendo un’analisi di lunghissimo termine per capire quali altri target potrebbero esserci nel mirino.
Dopo aver visto le recenti inclinazioni ribassiste di euro-dollaro, concentriamoci ora sul futuro di euro-sterlina e sui possibili obiettivi di prezzo ancora irraggiunti.
Cambio euro-sterlina e analisi tecnica: dove può arrivare EUR/GBP?
Il cambio euro-sterlina ritraccia durante la prima parte di oggi il movimento di rialzo di questa settimana, arrivando a testare quota 0,897 dopo aver abbandonato il livello di prezzo a 0,91.
Con l’ultimo strappo al rialzo, causato da un errore e da un mercato notturno poco liquido, EUR/GBP ha registrato nuovi massimi dal 2009, richiedendo di andare indietro ancora di più con lo storico per capire verso quali altri target può viaggiare.
Al contrario di sterlina-dollaro, infatti, nel cambio con la valuta comunitaria c’è ancora uno storico di riferimento piuttosto recente ed è quindi possibile avere dei livelli di prezzo a cui guardare.
Con il seguente grafico mensile, nel quale ogni singola candela rappresenta un mese, è possibile osservare l’andamento del cross negli ultimi 10 anni:
La lunga discesa che ha accompagnato euro-sterlina dalla fine del 2008 al luglio del 2015 è servita da riferimento per la costruzione dei ritracciamenti di Fibonacci.
Successivamente il cambio ha infatti ripercorso a ritroso e al rialzo gli stessi livelli di prezzo, trovando sostegno in particolare sul 23.6 e sul 50.0.
La candela di questo mese ha aperto proprio in corrispondenza del 61.8 di Fibonacci, prolungando il movimento rialzista fino alla resistenza a 0,924, massimo dell’aprile 2009.
Una ripresa del rialzo e di nuovi massimi non può quindi che mirare ai pochi target rimasti ancora da raggiungere, con il primo che attente EUR/GBP a quota 0,940.
Al di sopra troviamo altri riferimenti nel ristretto orizzonte temporale racchiuso tra il dicembre del 2008 e il marzo del 2009, che hanno come massimo assoluto quota 0,980, passando per l’ulteriore resistenza a 0,964.
Il raggiungimento della parità è quindi al di là dello storico a disposizione del cambio e richiederebbe, come nel caso di sterlina-dollaro, l’abbattimento di ogni livello precedentemente raggiunto, almeno guardando allo storico a nostra disposizione degli ultimi 20 anni.
Nonostante il movimento di oggi spinga al ribasso, le prospettive di medio e lungo termine per la sterlina non possono che rimanere le stesse degli ultimi mesi e l’attuale ritracciamento potrebbe essere solo un modo per accumulare nuova spinta rialzista:
Osservando il grafico di breve periodo H1 si nota la possibile trendline ribassista messa in piedi con gli ultimi due massimi decrescenti, che deve però trovare ancora conferma da un terzo test.
I supporti a 0,896 e 0,881 sono i due principali riferimenti per una ripresa del rialzo nel breve termine e l’abbattimento della trendline, unito al superamento della media mobile a 20 periodi, sono gli altri due segnali che darebbero conferma di una ripresa del rialzo.
A quel punto i riferimenti di prezzo al di sopra dello 0,912 sono pochi e piuttosto distanti, come abbiamo visto, lasciando la possibilità ad euro-sterlina di proseguire ancora per molto il suo cammino rialzista, prima di navigare anch’esso, come sterlina-dollaro, in territori inesplorati.

