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Cambio Euro/Dollaro testa 1.33. Leggera flessione prima della sessione USA

mercoledì 12 giugno 2013, di Federica Agostini

Lenta, ma continua è l’ascesa dell’Euro contro il Dollaro con il cambio EUR/USD che arriva a testare la zona 1.33 sulla scia del rally avviato alla fine del mese di maggio.

Attesi oggi i commenti della Corte Costituzionale Tedesca in merito alla legalità del programma di acquisto titoli della BCE. Data l’importanza dell’evento, infatti, scarso impatto hanno avuto i market mover di questa mattina dall’Eurozona. Nel pomeriggio, dagli Stati Uniti assisteremo all’asta dei T-bond a 10 anni e alla pubblicazione del dato sul bilancio federale, entrambi considerati market mover di medio impatto.

Dall’Eurozona, il dato sul CPI tedesco è risultato in linea con le aspettative (0.4%); in calo il CPI francese con una lettura dello 0.1% (stimato 0.3%). Bene invece la produzione industriale che riporta un valore superiore alle aspettative: 0.4% rispetto alla contrazione dello 0.2% stimata dagli analisti.

Euro/Dollaro al test della linea 1.33

Durante la sessione Asiatica, l’Euro/Dollaro è arrivato a superare di poco la linea 1.33 per poi scendere nuovamente a 1.3293. Più tardi, il cambio è tornato a muoversi al rialzo con un consolidamento in zona 1.3307. Durante la mattinata della sessione Europea, Euro/Dollaro è stato scambiato in zona 1.3290.

Gli scambi su EUR/USD avvengono in un range compreso tra 1.3255 e 1.3306. La linea inferiore del range è un supporto piuttosto debole, seguito immediatamente da 1.32. Al rialzo, invece, il cambio testa la linea 1.3306 e la resistenza maggiore è rappresentata dalla linea 1.3350.

Fatti di sentiment

Il sentiment sul cambio Euro/Dollaro continua ad essere determinato dall’incertezza relativa al futuro del piano anti-spread della BCE. Dall’analisi degli scenari possibili al verdetto della Corte Tedesca emerge la possibilità di una sentenza favorevole al piano, ma con l’aggiunta di nuove condizionalità (proprio com’è avvenuto per il fondo ESM). Ma l’ultima parola sarà pronunciata soltanto dopo le elezioni del prossimo 22 settembre.

Oltre oceano, i mercati passano al setaccio tutte le pubblicazioni economiche per gli Stati Uniti. L’agenzia Standard&Poor’s ha rivisto l’outlook USA classificandolo come stabile, segno evidente che gli Stati Uniti siano sulla via della ripresa. Ma è proprio questo recupero economico a destare le maggiori incertezze, specie quando si guarda alla Federal Reserve e alla speculazione sulla possibile riduzione del piano di acquisti del Quantitative Easing.

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