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Cambio Euro/Dollaro: previsioni settimanali su EUR/USD (07/01/13)
lunedì 7 gennaio 2013, di
Dopo il fallimento del tentativo rialzista messo in atto durante la prima settimana dell’anno, il cambio Euro/Dollaro riapre questa settimana a livelli più bassi. Svanito l’effetto "accordo sul fiscal cliff", l’attenzione è ora concentrata sulla zona Euro, con l’importante appuntamento questa settimana con la Banca Centrale Europea e le decisioni sui tassi di interesse.
EUR/USD: il punto della situazione
Come già visto, l’accordo sul fiscal cliff non fa altro che posticipare di due mesi le questioni più problematiche per l’economia statunitense. Inoltre, a frenare l’ottimismo post-accordo, si aggiungono le minute della Federal Reserve che rivelano una buona dose di incertezza circa la possibilità di conclusione del fiscal cliff.
Nell’Eurozona, nonostante i miglioramenti del mercato del lavoro in Francia e Germania, permane quella fase di "downtrend" anche per Italia, Spagna e Grecia. Ma crediamo che il market mover assoluto e decisivo della settimana sarà l’incontro con il presidente della BCE, Mario Draghi, previsto per il prossimo giovedì.
Euro/Dollaro: appuntamento con la BCE
Come annunciato, l’incontro con la BCE previsto per questo 10 gennaio 2013 sarà certamente tra gli appuntamenti più influenti di questi giorni, soprattutto se si considera che a questo punto l’opinione degli analisti è divisa in due tra chi sostiene fermamente la possibilità di un taglio ai tassi di interesse e chi, al contrario, sostiene che la BCE manterrà il proprio riferimento invariato allo 0.75%. Al momento, però, la possibilità del cambio non è ancora stata prezzata sul mercato, anche se gli ultimi dati PMI sul settore manifatturiero sembrano suggerire la possibilità che la banca centrale sia pronta ad intervenire, ma l’analisi non potrà limitarsi soltanto a questo.
Euro/Dollaro: previsioni settimanali
Dal punto di vista tecnico, il cambio EUR/USD ha iniziato la settimana con un tentativo di rottura della zona 1.3290. Dopo il fallimento, però, c’è stato un calo continuo e il cambio ha trovato supporto soltanto alla linea 1.30, per chiudere la settimana a 1.3068.
Prospettive ribassiste: la rottura della trendline rialzista, sinora supporto del cambio, può essere interpretata come segnale ribassista. Inoltre, come già anticipato, dopo l’accordo sul fiscal cliff, l’attenzione è ora rivolta alla zona Euro e agli sviluppi tanto economici, quanto diplomatici. E’ proprio per questo che gli occhi in questo momento volgono tutti alla BCE e alla conferenza stampa di giovedì: con operazioni illimitate di quantitative easing negli Stati Uniti e con l’evidente intenzione di indebolimento dello Yen, anche Draghi potrebbe decidere di prendere parte alla "currency war" che caratterizza l’avvio di questo 2013 sul mercato forex.
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Euro/Dollaro: alcune linee tecniche
Dall’alto, linee tecniche notevoli sul cambio EUR/USD possono essere:
- 1.3480 - distante il picco di febbraio che segue l’importante zona 1.34
- 1.3550 - ha rivestito un ruolo fondamentale, mentre 1.3290 è stata buona resistenza prima del collasso nel mese di maggio e, nonostante la rottura subita a dicembre, continua ad essere una linea valida.
- 1.3240 - è una linea fondamentale sul rally di dicembre. Inoltre, questa linea è stata spesso separatrice di zone di trading.
- 1.3130 - da resistenza di dicembre, ora la linea si accinge a diventare un suporto
- 1.3110 - è una linea minore che ha funzionato da resistenza nel mese di dicembre.
- 1.3030 - supporto tra novembre e dicembre, questa linea è importante anche se minore rispetto alla linea 1.30
- 1.30 - importante zona di resistenza durante il rally di settembre che, oltre ad essere cifra tonda è stata anche supporto al cambio Eur/Usd.
- 1.2960 - supporto all’inizio dell’anno è una linea che sta rinforzandosi dopo aver attutito temporaneamente il calo del cambio durante il mese di dicembre.
- 1.2880 - linea di supporto tra ottobre, novembre e dicembre è stato "backstop" al rally del post elezione di Obama.
- 1.28 - zona inferiore del range di prezzi è una linea ormai lasciata indietro e, al momento, meno rilevante rispetto a quanto non sia stata nei mesi addietro.
- 1.2750 - è stato il tappo al cambio durante le elezioni in Grecia ed ha avuto, anche nel passato, ruoli simili.
- 1.2624 - è stato minimo di gennaio e al momento è una linea di supporto.
Al di sotto abbiamo 1.25 che oltre a rappresentare una soglia psicologica molto importante è stata anche supporto durante l’estate del 2012.