Cambio Euro/Dollaro: perde oltre il 3% in pochi giorni. Previsioni Barclays

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Giorni negativi per la valuta Europea che contro il Dollaro USA ha perso oltre il 3% nel giro di poche sessioni. Cosa dovremmo aspettarci per il futuro, stabilizzazione o nuove turbolenze in arrivo? Facciamo il punto della situazione con le previsioni Barclays.
Secondo quanto riportato in una nota degli analisti Barclatys, il cambio Euro/Dollaro è destinato al ribasso, ma vediamo perché.

Dinamiche: Fed e BCE al confronto

Iniziamo dal taglio ai tassi di rifinanziamento adottato la scorsa settimana dalla Banca Centrale Europea, l’accaduto non era stato del tutto anticipato dai mercati che hanno risposto spingendo al ribasso il cambio. Secondo gli analisti Barclays, questo intervento da parte della BCE allontana le prospettive per una mossa in favore della liquidità, come potrebbe essere un round di Ltro, oppure un nuovo taglio ai tassi o, come si era detto tempo fa, del possibile taglio sui tassi di deposito in zona negativa.

In altre parole, secondo Barclays:

L’inflazione dovrebbe rimanere a livelli bassi per un periodo prolungato e, dunque, la politica della BCE rimarrà accomodante e, anzi, il Consiglio potrebbe vedersi costretto ad intervenire ancora il prossimo anno, se l’inflazione dovesse continuare sulla via del calo.

Sull’altro versante, poi, c’è la Federal Reserve e le aspettative dei mercati sull’ormai famigerato Tapering.

Secondo Barclays:

La Fed potrebbe avviare il tapering da marzo 2014, anche se numeri importanti dai NFP lasciano l’argomento in sospeso almeno fino a dicembre e, secondo la nostra view, in questo senso sarà fondamentale il dato sul mese di novembre.

In sintesi: Euro/Dollaro verso 1.25?

La combinazione di segnali dovish dalla BCE e la risposta del mercato all’attuale politica monetaria della Fed sembrano suggerire il possibile calo del cambio Euro/Dollaro, sino ad oggi piuttosto sensibile alla politica delle due banche e conferma le previsioni Barclays per l’ultimo trimestre sul mercato valutario.

Continuiamo a prevedere che l’outlook divergente che caratterizza la politica delle due banche continuerà a spingere al ribasso il cambio Euro/Dollaro nel medio termine, portando così le previsioni per i prossimi 12 mesi a 1.25.

I market mover di oggi

Per oggi non è prevista la pubblicazione di market mover di grande impatto sul cambio Euro/Dollaro.

Dall’Europa avremo i dati sull’inflazione in Germania con l’indice dei prezzi al consumo (-0.2%) e l’indice dei prezzi all’ingrosso (0.7%). Anche dagli Stati Uniti le pubblicazioni di oggi sono soltanto marginali con la release dell’indice sull’attività delle piccole aziende rilasciato dal NFIB.

Ma attenzione a Giappone e Regno Unito che potrebbero riservarci interessanti novità!