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Cambio Euro/Dollaro: BCE e lavoro USA. Le previsioni per la settimana (03/06/13)

lunedì 3 giugno 2013, di Federica Agostini

Il cambio Euro/Dollaro ha esteso i guadagni per la seconda settimana consecutiva, ma la chiusura è avvenuta al di sotto della zona 1.30. Questa settimana il focus passa in Europa dov’è attesissimo l’appuntamento con la Banca Centrale Europea e la conferenza stampa mensile di Mario Draghi. La domanda è: i tassi sui depositi passeranno in zona negativa oppure no? Intanto questa mattina, dopo una lettura superiore alle aspettative dai dati PMI manifatturieri in Europa, il cambio Euro/Dollaro ha avviato la settimana con un movimento rialzista verso la zona di resistenza a 1.3050

Vediamo quali sono gli appuntamenti principali per questa settimana sul cambio Euro/Dollaro e quali le previsioni degli analisti.

Cambio Euro/Dollaro: i market mover della settimana

Questa settimana i market mover saranno numerosi e particolarmente importanti, vediamo qui quali saranno gli eventi di massimo impatto sui mercati.

  • Martedì dagli Stati Uniti saranno pubblicati i dati sulla Bilancia Commerciale che nel mese di marzo ha visto una riduzione del deficit superiore a quanto atteso. Il gap commerciale si è contratto a 38.8 miliardi di dollari, mentre gli analisti avevano previsto un deficit di 42.1 miliardi. Per questa lettura si prevede un allargamento del deficit a 41.1 miliardi.
  • Mercoledì dall’Eurozona avremo invece i dati sul settore dei servizi con la pubblicazione dei dati PMI. Ad aprile la produzione in Europa ha subito il quindicesimo mese consecutivo di declino e secondo le stime, l’economia della regione della moneta unica potrebbe continuare a rallentare. Tutti i dati PMI, non a caso, riportano letture inferiori ai 50.0 e sembrano seguire le linee di tendenza delineate dal PIL.
  • Giovedì sarà il giorno della Banca Centrale Europea e della conferenza stampa di Mario Draghi. Visti i commenti alquanto discordanti riguardo alla possibilità di un taglio sui tassi di deposito, il dibattito del prossimo meeting del consiglio BCE sarà sicuramente acceso. Tuttavia, cresce tra molti l’idea che essendo intervenuta appena un mese fa tagliando i costi di rifinanziamento, molto probabilmente la Banca Centrale Europea deciderà per questo mese di non intervenire direttamente, nonostante l’inflazione in calo, la recessione in atto e la relativa forza dell’Euro che frena la crescita delle esportazioni. Molto probabilmente, Draghi accennerà alla possibilità che la banca possa intervenire nei prossimi meeting, implicando l’aggiunta di un peso significativo sul corso del cambio durante il mese di giugno.
  • Tra giovedì e venerdì, invece, dagli Stati Uniti il protagonista assoluto sarà il mercato del lavoro. Avremo infatti: richieste di sussidi per la disoccupazione, Non Farm Payrolls e tasso di disoccupazione. Secondo gli analisti il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere invariato rispetto al precedente rilevamento (7.5%) e ancora ben lontano dal target Fed. In generale, si può dire che le condizioni del mercato del lavoro statunitense stiano progressivamente migliorando e i dati in pubblicazione questa settimana serviranno appunto per confermare o smentire quest visione. Perché, ricordiamo, il miglioramento del mercato del lavoro è il fattore principale per le decisioni di politica monetaria che spettano alla Federal Reserve e può determinare importanti decisioni come quella di ridurre la portata del quantitative easing.

Considerazioni tecniche

Il cambio Euro/Dollaro ha iniziato la settimana sfidando la linea 1.30 per poi crollare nel range trading a 1.2840. Durante la settimana, un secondo movimento al rialzo si è rivelato piuttosto fruttuoso, ma dopo il fallimento di rottura al di sopra della zona 1.3050, il cambio è tornato entro il range per poi chiudere la settimana a 1.2995.

Grafico a 1 giorno

Cambio Euro/Dollaro: le previsioni Credit Agricole

Secondo Credit Agricole, l’outlook del cambio continuerà ad essere ribassista e, nella nota, la banca spiega le ragioni per le quali qualsiasi rally del cambio sarà seguito da un sell-off.

1) "Crediamo che la BCE mantenga la stessa condotta del meeting passato. Draghi probabilmente lascerà ancora una volta delle possibilità aperte, compresa quella di tagliare i tassi sui depositi e portali in zona negativa. Dopotutto, gli ultimi dati macro non sembrano indicare la possibilità che la banca decida di cambiare il proprio atteggiamento."

2) Allo stesso tempo, le prospettive di crescita rimangono immutate e un Euro più forte dei livelli attuali potrebbe gravare eccessivamente sul commercio, destando preoccupazioni circa il suo impatto sulla competitività dell’Eurozona. Detto ciò, spiega la banca, "non ci aspettiamo sorprese positive dalla BCE".

3) "Rimaniamo dell’idea che le prospettive di crescita economica per gli Stati Uniti continueranno a migliorare, riflettendosi maggiormente nel miglioramento della forza d’acquisto dei consumatori. Ancora una volta, rimangono intatte le aspettative perché la Fed sia meno incurante dell’inflazione nella politica monetaria.

Dunque, conclude la nota Credit Agricole sul cambio Euro/Dollaro: Crediamo che qualsiasi livello attorno a 1.30 potrebbe essere considerato insostenibile e che i rally possano innescare dei sell successivi."

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