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Brexit, viaggi: quali conseguenze per chi viaggia in Gran Bretagna?
venerdì 24 giugno 2016, di
Nonostante i pronostici della vigilia il pericolo Brexit non è stato scongiurato e la Gran Bretagna ha deciso di uscire dall’Unione Europea.
A sancire tale decisione è stato il risultato del referendum che ha visto il fronte del "Leave" vincere su quello del "Remain" con il 52% dei consensi.
Le conseguenze della decisione presa dagli inglesi sono molte, e non solo di natura economica e finanziaria. Molte conseguenze della Brexit, infatti, avranno risvolti pratici in diversi ambiti della vita di tutti i giorni come ad esempio quello della mobilità.
Il giorno dopo di un referendum destinato a passare alla storia sono molti, infatti, i cittadini europei che si interrogano sulle conseguenze che la Brexit avrà sui viaggi.
Cosa cambia per chi decide di viaggiare in UK? Servirà il passaporto per poter andare in Gran Bretagna? I viaggi costeranno di meno?
Vediamo di seguito quali sono le previsioni sulle conseguenze che la Brexit avrà sui viaggi nel Regno Unito.
Brexit: prezzi e voli, possibile impatto negativo dell’uscita dall’Europa
Secondo l’Associazione Britannica degli agenti di viaggio (Abta) l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa potrebbe avere impatti negativi sul turismo britannico.
La Brexit, infatti, prevedendo una modifica del quadro normativo di riferimento, potrebbe causare l’aumento dei prezzi e la diminuzione dei voli delle compagnie low cost da e per il Regno Unito.
Dal 2014 i viaggi verso la Gran Bretagna sono stati 8,8 milioni per vacanze e 6 milioni per affari; una gran parte di questi spostamenti sono arrivati dal trasporto aereo e dalle compagnie low cost, che rischiano ora di dover diminuire i collegamenti da e per la Gran Bretagna. Finora, infatti, la Gran Bretagna ha potuto godere di accordi comunitari che consentono a qualsiasi compagnia aerea europea di operare senza limiti di frequenza, capacità o prezzo nello spazio aereo europeo. Il cambio del quadro normativo di riferimento, quindi, rischia di portare a una diminuzione dei collegamenti e all’aumento dei prezzi dei voli.
Brexit: compagnie low cost a rischio per la Gran Bretagna
Uno dei rischi della Brexit per quanto riguarda i viaggi è quello è quello della riduzione dei voli low cost da e per la Gran Bretagna. L’uscita del Regno Unito dall’Ue rischia di avere un impatto negativo sul settore aereo da questo punto di vista.
Ryanair ha già comunicato, infatti, il rischio di non poter più assicurare i collegamenti tra Regno Unito e il resto d’Europa come compagnia irlandese, mentre Easyjet potrebbe trasferire la sede centrale nell’Europa continentale.
La posizione di Ryanair sul referendum indetto in Gran Bretagna, d’altronde, era nota. Nei giorni scorsi l’amministratore delegato Michael O’Leary aveva ricordato:
"Il mercato unico ha consentito a Ryanair di promuovere la rivoluzione dei voli a basso costo in Europa".
Brexit: per andare in Gran Bretagna servirà il passaporto?
Nel breve periodo, in ogni caso, per chi deciderà di viaggiare in Gran Bretagna non ci saranno grossi cambiamenti a parte il fatto di poter beneficiare della sterlina ai minimi storici. Ci vorranno infatti un paio di anni per formalizzare l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, e rinegoziare i trattati con quest’ultima.
Una volta formalizzata l’uscita, tuttavia, è molto probabile che sarà necessario il passaporto per viaggiare in Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord. Continuerà ad essere sufficiente la carta d’identità, invece, per recarsi nella Repubblica d’Irlanda.