Borsa: Piazza Affari maglia rosa. In attesa dell’asta BOT, tutti gli occhi su Telecom

Piazza Affari inizia la seduta odierna in territorio positivo. Attualmente l’indice FTSE Mib è in rialzo dell’ 1,23%, mentre l’Italia All-Share è in verde dell’1,13%. Lo spread tra BTP e Bund si assesta a quota 305 pb.

In territorio positivo anche gli altri listini europei: Londra guadagna lo 0.46%, Francoforte lo 0,57%, Parigi sale dello 0,58%, Madrid dello +0.95%.

Nuova chiusura in rialzo per la borsa di Tokyo che ha terminato gli scambi con un balzo dello 0,73%, ai massimi di agosto 2008. Continua quindi ad essere positivo l’effetto della manovra di quantitative easing decisa la scorsa settimana dalla BoJ.

Market Mover

Dagli Stati Uniti alle 13 arriva l’indice settimanale delle richieste di mutui, mentre alle 20 vengono diffusi i verbali della riunione del Fomc del 19-20 marzo.

Aste

Giornata di aste quella di oggi per Italia e Germania. In terra nostrana il Tesoro ofrrirà 3 miliardi Bot a 3 mesi e 8 miliardi di Bot a 12 mesi, il cui rendimento sul secondario ieri oscillava intorno allo 0,975%.

"La domanda per i titoli di Stato italiani rimane forte e i Bot sono particolarmente richiesti, visto il rendimento che offrono rispetto ai Paesi core e semi-core. Questo segnala che nell’asta di Bot di oggi ci sarà una buona domanda nonostante l’offerta netta positiva",

afferma Elia Lattuga, fixed income strategist di Unicredit.

Piazza Affari

All’interno del listino italiano spiccano Banco Popolare(+4,92%) Mediobanca (+4,21%) e Azimut (+ 3,79%). Sulla prestazione di quest’ultima ha influito senza dubbio l’upgrade a buy da neutral da parte di Bank of America Merrill Lynch all’indomani dei buoni dati sulla raccolta di marzo. Male invece Impregilo, in discesa dell’1,95%.

Ma gli occhi degli investitori sono tutti puntati su Telecom Italia che attualmente si trova in rosso dell’1,76%, alla vigilia del cda nel corso del quale verrà analizzata l’opzione 3 Italia.

La holding di controllo Telco, su richiesta della Consob, ha reso noto di non avere avuto alcun contatto con il gruppo Hutchison Whampoa o con Telecom Italia e che non sono stati ricevuti o scambiati documenti sulla possibile integrazione fra le due società.

Telecom Italia ha invece parlato di contatti preliminari con Hutchison, volti a verificare le “possibilità di integrazione".